Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il latino non è una lingua morta. In Inghilterra

Un progetto partito già nel 2006, ripropone l’insegnamento del latino in alcune scuole private inglesi, a cominciare dalla scuola primaria.

La notizia era presente fin dallo scorso anno sui quotidiani scozzesi che avevano ampiamente riportato l’intenzione del governo locale di reintrodurre la lingua dei Romani come supporto all’apprendimento dell’inglese e per facilitare la comprensione di lingue neolatine come il francese o lo spagnolo. Viene ripresa da The Indipendent in questi giorni a causa della rinnovata attenzione del governo britannico circa il progetto denominato Iris, il quale intende coinvolgere quante più scuole possibili in tale insegnamento. Il latino è infatti ritenuto utile per consolidare l’uso dell’inglese, scritto e orale, con particolare riguardo alla costruzione delle frasi e alla precisione delle parole adoperate.

Dopo un lungo periodo di oblio, complici anche i romanzi della Rowlings e gli incantesimi latineggianti di Harry Potter, da qualche tempo si registra un interesse crescente per la materia. Essa potrebbe rappresentare quel quid in più in grado di offrire ai ragazzi con maggiori deprivazioni culturali l’orgoglio di studiare qualcosa a cui pochi si applicano, aprendo loro i tesori di una cultura e di una letteratura senza pari.

Alla faccia della lingua morta…

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