Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il giusto senso di una bocciatura

Sul tema delle bocciature, aperto dal precedente intervento della lettrice Fabiola Lupo Pasini, registriamo la nuova riflessione di Vito Domenico De Crudis, che volentieri pubblichiamo. Invitiamo gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Ci risiamo con le bocciature e con la ipocrita severità a senso unico in direzione  dell’anello debole del processo di insegnamento-apprendimento quale rimane l’alunno.

Fin quando gli insegnanti non accetteranno una oggettiva verifica-valutazione del loro operato, non si potrà parlare di bocciature senza avere titoli professionali validati con scientificità e serietà.

La Scuola, e in particolare quella dell’obbligo, deve poter promuovere, il che non significa un semplice superamento dell’anno scolastico “comunque”, ma significa predisporre tutte le condizioni perché ogni alunno abbia assicurato un percorso formativo personalizzato. Se la Scuola non è capace di assicurare ciò, non può scaricare tale proprio limite  sull’alunno.

E’ disdicevole felicitarsi per l’aumento delle bocciature. Tale fenomeno risulta sempre una sconfitta della Scuola.

Cordialmente.

Vito Domenico De Crudis

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I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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