Tuttoscuola: Non solo statale

Il costo dei buoni scuola per le private

In Italia la scuola privata è soprattutto quella dell’infanzia, che accoglie circa il 40% del milione e 626 mila piccoli che la frequentano. Sono invece in netta minoranza gli alunni scolarizzati negli altri settori delle private: soltanto il 7% circa nelle scuole primarie, il 4% nelle ex-scuole medie e il 5% negli istituti superiori.

Dall’udienza papale del Presidente del Consiglio è uscito un impegno per estendere, attraverso buoni scuola, la gratuità dei libri di testo negli stessi settori scolastici dove è già prevista per gli iscritti alle scuole statali. È questo il caso della scuola primaria-elementare, dove circa 195 mila scolari frequentano istituti privati, paritari e non.

Attualmente il kit completo dei libri di testo per un intero corso di scuola primaria, secondo i prezzi stabiliti dal decreto ministeriale n. 7/2008, vale complessivamente 145 euro.

Per i 195 mila alunni di scuola primaria non statale comporterebbe, quindi, un onere per le casse statali di circa 5 milioni e 655 mila euro all’anno.

Per gli altri settori scolastici non esiste, per gli studenti di scuole statali, la gratuità dei libri di testo, bensì la possibilità di fruire della semigratuità, attraverso buoni scuola corrisposti in base ad un determinato limite di reddito familiare.

Considerata, in via presuntiva, la buona condizione economica della maggior parte degli studenti di scuole private, l’estensione di un simile trattamento anche a loro, secondo la normativa attuale, potrebbe non determinare oneri particolarmente gravosi per le casse dello Stato.

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