Il Consiglio di Stato spalanca le porte a nuovi ingressi nelle GAE?

Non c’è soltanto la sentenza della Corte di giustizia europea a minacciare le sorti del piano di assunzioni della Buona Scuola con il possibile ingresso di decine di migliaia di altri docenti precari (c’è chi parla di altri centomila aventi diritto).

Una recente ordinanza del Consiglio di Stato – che mesi fa, nel riconoscere il diploma magistrale conseguito prima del 2001-02 come titolo abilitante a tutti gli effetti, aveva però precisato che esso non poteva consentire l’accesso alle GAE – ha riconosciuto di fatto valido il diploma per accedere alle Graduatorie ad Esaurimento.

La sentenza di merito è attesa verso la metà di maggio, ma fin d’ora apre una nuova prospettiva alla stabilizzazione dei precari, rimescolando completamente le carte della Buona Scuola. Cosa è successo?

Un gruppo di diplomati magistrali ante 2001-02 si era rivolto l’anno scorso al Tar per annullare la disposizione ministeriale che li escludeva da nuove iscrizioni nelle GAE. Il Tar aveva respinto la richiesta, ma i docenti si sono rivolti al Consiglio di Stato affinché annullasse la sentenza del Tar.

E il Consiglio di Stato ha sospeso il diniego del Tar affermando che “Considerato che sussiste l’evidente pregiudizio, consistente nel mancato inserimento in graduatoria per il triennio in corso e che, ad una sommaria delibazione, propria della fase cautelare, i motivi di appello non paiono infondati, con riguardo in particolare alla legittimità del decreto ministeriale nella parte in cui penalizza i diplomi conseguiti fino all’anno 2001-2002; il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) Accoglie l’istanza cautelare (Ricorso numero: 10252/2014) e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata”.

Come ha reso noto per prima la patrocinante Uil-scuola di Cremona-Lodi, il pronunciamento cautelare fissa l’udienza pubblica di merito presso il Consiglio di Stato in data 12 maggio 2015. In quella sede sarà stabilito in via definitiva il diritto o meno all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento.

Se sarà un sì, rischia di saltare il banco del piano di assunzioni.