Il concorso subito!

La partita delle graduatorie ad esaurimento non è conclusa. Ci sono stati i tempi supplementari di emendamenti e controemendamenti, c’è stato un prolungamento della partita con ordini del giorno che vogliono ipotecare il futuro delle GaE.

La cittadella fortificata delle GaE ha mostrato tutte le crepe emerse in questi ultimi anni, dopo la sua ricostruzione: prima o poi qualcuno riuscirà ad aprire nuove brecce attraverso le quali entreranno a migliaia i nuovi precari illusi dalla certezza del posto.

Molti partiti hanno dato prova di mancanza di linea con comportamenti di segno opposto tra Camera e Senato.

Il ministro dell’istruzione Profumo ha trovato soltanto in un secondo tempo la chiarezza e la determinazione della posizione da assumere, ma, dopo il sì strappato a fatica al Senato alla maggioranza che sostiene il governo, è stato fermato alla Camera dall’ordine del giorno che lo impegna politicamente a preparare una legge di apertura delle GaE.

Quell’o.d.g, approvato nonostante il parere contrario del ministro, costituisce indubbiamente un campanello d’allarme per la politica sul reclutamento del ministro Profumo.

Faccia presto a definire il nuovo regolamento per bandire i concorsi per titoli ed esami.

Faccia presto a bandire il concorso per assegnare tutti i posti vacanti (ovviamente riservando il 50% agli iscritti in graduatoria ad esaurimento).

Il tempo in questo caso non è una variabile indifferente. Attendere più del dovuto significa assecondare l’azione di alcuni politici e sindacati che stanno investendo in termini elettorali e di tesseramento sulla folla di precari abilitati presenti e futuri, diseredati illusi; significa scivolare irrimediabilmente verso il varo di una legge una tantum (falsa) per l’apertura delle GaE e il ritorno delle graduatorie permanenti.