Il codice deontologico dell’Uciim

L’Uciim rilancia. L’unione cattolica degli insegnanti medi, a congresso nei giorni scorsi a Frascati, rilancia la proposta di un codice deontologico per gli insegnanti, riprendendo un tema importante per la categoria che era stato lanciato all’inizio del suo mandato dallo stesso ministro Moratti, ma le cui tracce si sono perse via via nel corso dei mesi.
Il codice Uciim, preceduto da un ampio preambolo in funzione di premessa, si articola in 18 punti raggruppati in tre aree tematiche:
1. Responsabilità verso se stessi, la comunità scientifica e la società a cui si appartiene
2. Responsabilità nei confronti degli allievi
3. Responsabilità nei confronti dei colleghi e della istituzione scolastica
Tra i 18 punti del codice ve ne sono diversi che meritano attenzione e che possono diventare oggetto di riflessione nell’ambito dei collegi dei docenti.
Il tentativo dell’Uciim è anche quello di smuovere l’attenzione degli insegnanti dai problemi, angusti e congiunturali, delle microproblematiche rivendicativo-contrattuali, dai circoscritti dibattiti sulla riforma rinchiusi su questioni organizzative o di organico, per cercare di dare un respiro ampio e nuovo alla funzione docente.
Una visione di orizzonti che si mostra alternativa e diversa rispetto sia alle proposte di stato giuridico dei docenti in discussione alle Camere sia alle ipotesi di carriera degli insegnanti di cui sta trattando la Commissione paritetica presso l’Aran.