L’articolo 17 del ddl Buona Scuola prevede che le famiglie di alunni che frequentano scuole paritarie dell’infanzia, della primaria e della secondaria di I grado possono detrarre fino a 400 euro per spese scolastiche in sede di dichiarazione dei redditi.
Su tale detrazione di 400 euro il bonus effettivo (sconto sull’irpef) è del 19%. Ciò significa che l’importo effettivo del bonus è pari a 76 euro (19% di 400 euro).
Secondo la relazione tecnica allegata al ddl, i beneficiari dovrebbero essere complessivamente 874.000, di cui 622.000 infanzia, 186.000 primaria, e 66.000 secondaria di I grado.
In effetti quei valori, rispetto ai dati pubblicati nel settembre scorso dallo stesso Miur, sono stati arrotondati per eccesso e sono in effetti complessivamente 859.185, di cui 611.224 nella scuola dell’infanzia, 184.464 nella scuola primaria e 63.698 nella scuola secondaria di I grado.
Probabilmente al momento dell’applicazione della norma quel numero potrebbe essere inferiore, soprattutto nelle scuole dell’infanzia investite dal calo demografico. Il fondo previsto in 66,4 milioni di euro per coprire le minori entrate dello Stato potrebbe, quindi, essere minore di almeno un milione.
In Lombardia e in Veneto arriveranno per detrazioni spese rispettivamente quasi 17 milioni di bonus e poco più di 8 milioni. All’opposto in Valle d’Aosta arriveranno soltanto 912 euro, nel Trentino Alto Adige 14.364 e in Molise 111.720 euro (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_684-1.doc).
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