Tuttoscuola: Non solo statale

Il bonus scuola della Lombardia supera di gran lunga il bonus dello Stato

La relazione tecnica di accompagnamento del ddl sulla Buona Scuola quantifica in 66,4 milioni annui di euro il carico finanziario derivante dalla detraibilità per la frequenza scolastica.

È il bonus scuola calcolato su una media di sconto del 19% per una spesa massima di 400 euro individuali, pari a 76 euro pro-capite; uno sconto che lo Stato riserva alle famiglie di alunni delle scuole paritarie di infanzia, primaria e I grado.

In Lombardia, regione con il maggior numero di scuole paritarie che iscrive più di un quarto (25,7%) di tutti gli alunni in questo settore, le famiglie dovrebbero contare su un bonus complessivo di quasi 17 milioni (16.811.428).

Sembra una cifra non disprezzabile di questi tempi, ma se si osserva quanto la Regione Lombardia ha fatto con propri buoni scuola erogati agli studenti lombardi delle paritarie, non si può non osservare che è possibile fare di più.

Secondo quanto comunicato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Valentina Aprea nell’ambito dell’iniziativa “Dillo alla Lombardia”, l’ammontare del bonus scuola per il 2014-15, erogato secondo la sperimentazione ISEE (contributi in base alla fascia di reddito), è stato complessivamente quasi di 29 milioni (28.755).

È un finanziamento che, a differenza di quanto previsto dal calcolo del ddl Buona Scuola, comprende la scuola secondaria di II grado (8.569 mln), ma non include la scuola dell’infanzia che, a parte prevede una dote di 8 mln.  

Fatti i dovuti confronti e adattamenti, al bonus scuola statale di quasi 17 milioni destinato alle famiglie lombarde (con alunni di infanzia, primaria e I grado) corrisponde un bonus scuola della Regione di circa 28 milioni. Una media di 76 euro per alunno il contributo statale, un contributo regionale medio di 127 euro agli alunni lombardi, che grazie all’introduzione delle fasce arriva a 913 euro per beneficiario.

Se da un lato lo Stato può fare molto di più, dall’altro le altre Regioni potrebbero integrare in modo significativo, sull’esempio della Lombardia, il bonus scuole per le scuole paritarie della propria regione.

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