Tuttoscuola: Non solo statale

Il bonus della polemica è per tutti, dalle materne alle superiori

Bonus versione 1. Il bonus per gli studenti delle paritarie è riservato solamente ai 210.810 iscritti degli istituti di istruzione secondaria di I e II grado (60.940 per le medie e 149.870 per le superiori). Anzi no.

Bonus versione 2. Il bonus, secondo le interpretazioni della stampa, può essere richiesto anche dagli iscritti delle paritarie elementari, cioè da altri 185.170 ragazzi per un totale complessivo di circa 400 mila beneficiari.

Ma le cose stanno davvero così?

Bonus versione 3 ufficiale e definitiva. Il decreto firmato dai ministri Tremonti e Moratti non dice questo, perché all’articolo 1 individua genericamente come beneficiari tutti gli iscritti alle scuole paritarie.

E tutti significa quindi anche i più piccoli che frequentano le scuole dell’infanzia (che sono ben 595.640), per un totale di potenziali beneficiari di quasi un milione (991.620 alla data odierna), anziché i 400 mila stimati o i 200 mila dell’ipotesi iniziale.

Ciò significa che virtualmente ai beneficiari che presenteranno domanda entro il 30 settembre non spetterà qualche centinaio di euro pro-capite come si dice, ma solamente qualche decina (30 euro se tutti presenteranno domanda).

Il bonus fiscale, che ancora 48 ore fa veniva quantificato in mille euro e riservato quindi al 3% degli iscritti, ora è riservato a tutti (anche se di entità simbolica) senza limitazione di reddito.

L’obiettivo evidente del decreto è quindi un altro: quello di precostituire per tutti gli studenti delle paritarie il diritto al bonus. E quando un diritto è affermato, sancito e formalizzato occorre che una adeguata e diversa risorsa finanziaria lo trasformi da virtuale (quale sarebbe con i soli 30 euro all’anno) a sostanziale, concreto ed effettivo.
Bonus versione 4. Se ne parlerà già nella prossima finanziaria?

Forgot Password