
Il blocco dei libri di testo accompagnato da dubbi e proteste
Un nuovo testo adottato l'anno scorso rimarrà confermato per quella classe per i prossimi 4-5 anni.
La pubblicazione della circolare sui libri di testo sta provocando una serie di dubbi sull’esatto valore da attribuire al blocco delle adozioni (quinquennali per la scuola primaria, sessennali per la secondaria di I e di II grado).
In particolare, oltre alla differenza tra conferma e nuova adozione, molti, a quanto ci risulta, danno difformi interpretazione al blocco pluriennale (cinque o sei anni).
L’anno scorso, primo anno di applicazione della norma (legge 133/2008), non c’erano equivoci sul senso da dare alla scelta del libro di testo, ma da quest’anno sì, perché nelle classi dove l’anno scorso è stata effettuata una nuova adozione di testo, da quest’anno e per l’intera durata pluriennale del blocco quella classe non potrà più modificare il testo adottato.
Facciamo un esempio, riferendoci alla scuola primaria: se l’anno scorso per i primi tre anni del corso A di una scuola è stato adottato il testo X, per i prossimi quattro anni, le prime tra classi del corso A non potranno cambiare il testo.
Facciamo un altro esempio, relativo alla scuola secondaria di I grado: l’anno scorso per l’intero triennio del corso B di una scuola è stato adottato un certo libro di storia (I, II e III volume); l’adozione di quei libri per i prossimi cinque anni non potrà più essere modificata.
Le classi che, invece, l’anno scorso non hanno adottato nuovi testi, ma hanno confermato testi già in uso, sono, per il momento, libere dal blocco e potranno adottare quest’anno testi nuovi. Se confermeranno ancora una volta i “vecchi” testi, rinvieranno l’inizio del blocco pluriennale al momento in cui adotteranno testi nuovi.
Tra i docenti c’è già chi parla di violazione della libertà di insegnamento…
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