I "Sissini": precari meno precari degli altri
Nella grande famiglia dei precari della scuola ormai li chiamano così, sissini, sono i precari meno precari degli altri, considerati troppo favoriti e tutelati. Il termine deriva dalla SSIS, la scuola di specializzazione degli insegnanti laureati che ha sfornato nell’anno accademico 2000-2001 i primi docenti di specifica formazione universitaria destinati alla scuola secondaria. Favoriti perché? Cos’hanno di privilegiato questi docenti che hanno dovuto aggiungere alla laurea già posseduta anche un altro biennio post laurea di specializzazione? I critici parlano (ma, come si dice in questi casi, “fuori le prove!”) di corsi pro-forma e di esami finali accomodati, ma c’è di più.
La legge 306/2000 sui precari consente loro di essere inclusi in graduatoria permanente. Il decreto ministeriale 103 del giugno scorso, che ha regolamentato la presentazione delle domande per le supplenze brevi nelle istituzioni scolastiche con termine di scadenza al 9 luglio, ha consentito inoltre ai docenti che concludono il biennio delle SSIS con esame finale di abilitazione di far valere entro il prossimo 31 agosto il titolo conseguito. E, quel che più conta, quel titolo vale ben 30 punti che vanno ad aggiungersi al punteggio per l’abilitazione, fissato in un massimo di 36 punti e che dà diritto ai “sissini” di essere collocati – probabilmente in buona posizione di graduatoria – in II fascia, cioè insieme a coloro che hanno conseguito idoneità o abilitazione a mezzo concorso.
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