I professionali: una ricca e pesante eredità per le Regioni

Oggi un istituto superiore su cinque è un professionale di Stato: esattamente 465 istituti professionali su 2.279 istituti superiori funzionanti in Italia.

Tra istituti principali e sedi staccate o coordinate l’istruzione professionale statale vede funzionare oggi 1.401 punti di erogazione del servizio.

Al sud vi è il maggior numero di istituti professionali: 424 tra sedi principali e distaccate.
Saranno perciò le regioni meridionali a ereditare più istituti professionali da inserire nel sistema (tutto da costruire) dell’istruzione e formazione professionale.

Dei 2,5 milioni e più di studenti che frequentano quest’anno gli istituti superiori di istruzione secondaria, il 21,3% è costituito da ragazzi degli istituti professionali di Stato.
Difficile prevedere se con il passaggio alle Regioni quella percentuale – che attualmente corrisponde ad oltre 536 mila studenti – rimarrà tale o subirà una flessione.

Gli iscritti al primo anno degli istituti professionali sono in costante flessione dal 2001-02, e da due anni il numero complessivo degli iscritti a tutti gli anni di corso ha cominciato a scendere. Probabilmente la flessione continuerà anche dopo, ma è difficile prevedere se si accentuerà in modo consistente.

È questa una sfida per le Regioni, chiamate, per la loro competenza esclusiva riconosciuta dalla Costituzione, a realizzare ex-novo l’istruzione e la formazione professionale.