I Luoghi del Grande Torino

Dell’epopea del Grande Torino, appena ritornato in A, restano ancora oggi lo Stadio Filadelfia e la Basilica di Superga. Filadelfia, lo stadio leggendario dei granata. Il 13 luglio del ’43 era stato bombardato e le bombe avevano cancellato una parte della gradinata cosicché per un bel po’ di tempo fu inagibile costringendo il Toro a giocare alla Stadio Mussolini, diventato poi Comunale, dove si è giocato fino ai Mondiali del ’90. Il vero nome del glorioso stadio Filadelfia è “Campo Torino”. Nasceva con questo nome il 17 ottobre 1926 per volere del Conte Enrico Marone di Cinzano, allora presidente del club Torino F.C.

Il progetto fu affidato all’ingegnere Gamba, insegnante al Politecnico torinese, e la costruzione fu eseguita dal commendatore Filippa. Fu inaugurato alla presenza del principe ereditario Umberto e della principessa Maria Adelaide, con la benedizione dell’arcivescovo di Torino, Monsignor Gamba. La prima partita, disputata il giorno stesso, fu Torino F.C. – Fortitudo Roma, con il risultato di 4-0 per il Torino, alla presenza di 15000 spettatori. Lo stadio, situato nell’area dei Mercati Generali, è ubicato in via Filadelfia, da cui poi prese il nome. Dopo anni di abbandono proprio nel maggio del 2005 è stato approvato il piano esecutivo convenzionato (Pec) per l’area Filadelfia. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto sportivo per lo svolgimento dell’attività calcistica e relative attività di servizio, con salvaguardia e conservazione delle residue emergenze architettoniche dell’edificio storico.

Molto curiosa anche l’iniziativa di adozione promossa dalla Scuola Media Vico di via Tunisi, a Torino, per "far conoscere ai ragazzi le origini gloriose del vecchio stadio ormai in completo abbandono, depositario della storia di un periodo eccezionale per la nostra città". Altra iniziativa quella di un gruppo di tifosi che lo ha ripulito per celebrare il 56/o anniversario della tragedia giocando una partita contro le vecchie glorie della squadra granata di fronte a 15 mila persone. Per alcune ore lo storico impianto sportivo e’ tornato ad essere lo stadio del Grande Torino. LA FATAL SUPERGA – La Basilica sorge su una delle colline che dominano Torino ed è stata costruita dal re Vittorio Amedeo II in segno di ringraziamento alla Vergine, dopo la sconfitta dei francesi assedianti, nel 1704. Il progetto è di Filippo Juvarra. Di gusto classico, ai lati del portico sporgono due corpi dai quali si elevano gli eleganti campanili. La pianta è ottagonale, con pilastri angolari a cui si addossano colonne corinzie Le cappelle laterali conservano dipinti del Ricci e del Beaumont e le pale marmoree del Cametti e del Cornacchini. A sinistra dell’ingresso alla Basilica c’è l’accesso alle tombe dei re e dei principi del regno di Sardegna. Sulla parte retrostante è posta una lapide dedicata alle vittime della sciagura del 49. Si racconta che lassù, nella parte alta della città, il 4 maggio di ogni anno piova, immancabilmente. Abbastanza recente invece l’apertura del Museo del Grande Torino, meta incessante di pellegrinaggi. Ospitato in tre grandi stanze della Basilica juvarriana, in esso trovano posto cimeli dell’epoca: maglie, borse, giornali dell’epoca, l’intero spogliatoio del glorioso Filadelfia, le coppe vinte dalla squadra e parti dell’aereo sul quale trovarono la morte capitan Mazzola e compagni. Sandro Mazzola, figlio di Valentino, ha poi donato al Museo una maglia del papà regalatagli da Enzo Bearzot; mentre il Torino ha messo a disposizione le coppe vinte dalla squadra negli anni ’40; altri figli dei caduti di Superga hanno donato cimeli paterni: le scarpette dei giocatori, i contratti, le cartoline spedite da Lisbona prima della tragedia. Il Museo del Grande Torino è aperto tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. Altre tappe torinesi

Escludendo il patrimonio museale più noto (Museo Egizio, Palazzo Reale, Museo del Risorgimento), Torino offre una serie di percorsi alternativi, che tengono conto sia dei musei minori e/o tecnici, che dell’architettura civile e religiosa, con particolare attenzione a massicci interventi di riconversione di aree industriali e commerciali. Museo dell’automobile "Carlo Biscaretti di Ruffia" www.museoauto.org Museo della radio e della televisione Museo del cinema www.museonazionaledelcinema.org Museo e archivio Italgas www.italgas.it/profilo/storia/archivio.html Fondazione italiana per la fotografia – museo della fotografia storica e contemporanea www.fif.arte2000.net Museo enologico Martini – Pessione di Chieri Museo del tessile – Chieri www.fondazionetessilchieri.com Lingotto www.pinacoteca-agnelli.it Michelin www.museoambiente.org Ferriere Fiat www.envipark.com Per giovani che hanno interesse nel campo delle scienze, soprattutto della fisica e della biologia, dovrebbe risultare il Museo dell’Ambiente e di Envipark. Il Lingotto ha un valore soprattutto architettonico, ma la presenza della pinacoteca e dell’auditorium può essere di stimolo per chi ha interessi più orientati verso l’arte.