‘I giovani e la sfida della formazione’: a Rimini la scuola del futuro tra lavoro, inclusione e internazionalizzazione

Nel pomeriggio di oggi, martedì 26 agosto alle ore 13.00, si è svolto al Meeting di Rimini l’evento “I giovani e la sfida della formazione”, con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “La scuola serve a valorizzare i talenti di ogni giovane”, ha spiegato Valditara, sottolineando come la personalizzazione della didattica rappresenti una delle chiavi per promuovere la crescita individuale. Secondo il Ministro: “Si realizzano i sogni, le abilità, le aspirazioni, i talenti. Ecco perché è necessario che l’istruzione accompagni i ragazzi in questo percorso di scoperta”. L’incontro ha acceso i riflettori sul futuro del sistema educativo italiano, al centro di una serie di riforme pensate per rilanciare il legame tra scuola, lavoro e persona. 

Riforme al centro del dibattito

Durante l’incontro sono stati affrontati i principali temi dell’agenda ministeriale:

  • Il modello “4+2”, che unisce un biennio di specializzazione post‑istituto tecnico agli ITS Academy;

  • Le nuove Indicazioni Nazionali per l’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado e le linee guida aggiornate sull’educazione civica;

  • L’orientamento scolastico, la personalizzazione dei percorsi formativi e il rilancio degli ITS Academy come strumenti fondamentali per ridurre la dispersione, valorizzare i talenti e favorire l’inserimento lavorativo dei giovani.

L’incontro ha adottato un format dialogico, con interventi di figure rappresentative del mondo della scuola e dell’impresa: un docente, un dirigente scolastico, un rappresentante degli ITS Academy e un imprenditore hanno condiviso esperienze, domande e visioni concrete.

4+2 e contrasto alla dispersione

Andrea Siciliano, docente dell’Istituto Alberghiero quadriennale Don Gnocchi, ha interrogato il ministro su come rilanciare il valore formativo del lavoro, promuovere una scuola che accompagni i giovani a riflettere sul proprio impegno, e consolidare la sperimentazione del “4+2” nelle scuole statali e paritarie.

Valditara ha risposto enfatizzando la necessità di una scuola che educhi al lavoro come parte integrante dell’esperienza formativa, valorizzando impegno, talento e fatica. Ha fatto riferimento a esempi virtuosi in Brianza, dove percorsi formativi professionali hanno restituito dignità e opportunità a giovani in difficoltà, con un tasso di occupazione del 100% e un percorso di riscatto scolastico e personale. Questi modelli costituiscono un presidio concreto contro dispersione, devianza e bullismo. Il ministro ha descritto la riforma “4+2” come il cuore di una rivoluzione culturale, che pone la diversità e i talenti al centro della persona.

Dispersione scolastica, Agenda Sud e tutoraggio

Paolo Maino, dirigente scolastico e presidente Di.S.A.L., ha sollevato la questione degli strumenti concretamente messi in campo per rafforzare la comunità scolastica. Valditara ha sottolineato i risultati positivi della strategia Agenda Sud, che ha già portato l’Italia oltre l’obiettivo 2030 per la dispersione esplicita (8,3%), grazie anche al Decreto Caivano, composto da strumenti normativi per il recupero degli studenti e il coinvolgimento attivo delle famiglie. Rilevanti i dati Invalsi sul miglioramento delle performance in contesti coinvolti nel progetto, con un raddoppio dell’efficacia educativa.

Annunciato l’assunzione di 1.000 docenti specializzati in italiano per studenti stranieri, oltre al potenziamento delle figure del docente tutor e orientatore. È in corso anche una campagna informativa destinata ai genitori di terza media per favorire scelte educative consapevoli e accompagnate da dati concreti.

Il futuro degli ITS: dialogo con le imprese e internazionalizzazione

Guido Torrielli, presidente Rete ITS Italia, ha posto domande precise sul futuro degli ITS: dall’incremento del numero di studenti (target 40.000), al ruolo dell’amministrazione pubblica (es. cyber security), fino alla necessità di internazionalizzazione e al coinvolgimento delle imprese. Valditara ha risposto celebrando i risultati raggiunti grazie al PNRR, investimenti in laboratori moderni e strutture d’eccellenza. Ha ribadito che il modello “4+2” crea una filiera coerente e funzionale tra scuola tecnica, formazione professionale regionale e ITS. Ha ammonito contro la proliferazione di ITS poco qualificati, sottrattori di risorse. Inoltre, ha annunciato sedi ITS all’estero — a Il Cairo e Addis Abeba — nel quadro di una diplomazia culturale volta a formare professionalità locali e prevedere sbocchi qualificati per gli studenti italiani.

Imprese e formazione: cambiamento di percezione

Il confronto si è chiuso con l’intervento di Luca Bergantini (SCM Group), che ha chiesto al ministro come consolidare il rapporto tra scuole, ITS e imprese e ribaltare la percezione secondo cui i percorsi CFP e ITS rappresentano una scelta “di serie B”. Valditara ha sottolineato la centralità del dialogo tra formazione e impresa come elemento qualificante di questi percorsi, strumenti essenziali per collocare i giovani nel mondo del lavoro valorizzando i loro talenti.

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