Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

I compiti per casa nei giorni delle vacanze

La lettera di Leonardo Scheggi trova una forse inattesa solidarietà nella risposta dell’altra nostra lettrice Laura, che al ruolo di insegnante nella nostra società unisce quello di mamma. Leggiamo insieme le sue parole, associandole al consueto invito agli altri lettori a dare i loro contributi e testimonianze sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Ho letto la lettera di Leonardo Scheggi relativa ai compiti per il lunedì.

Sono insegnante di scuola primaria da molti anni e non sapevo dell’esistenza di un articolo di legge sui compiti per casa. Sono comunque d’accordo con Leonardo e personalmente ho sempre evitato di dare compiti per il giorno successivo ad una festività, a meno che non sia stato assegnato con un bel po’ di giorni di anticipo. Concordo in parte con il parere del Prof. Andreoli sul rapporto tra famiglia e compiti per casa: credo nella loro utilità sia dal punto di vista educativo perché costituiscono la prima forma di responsabilità per un bambino che deve crescere nella consapevolezza che un lavoro (la scuola per i nostri figli è il loro lavoro) comporta dei doveri ai quali non ci si può sottrarre, ma questi non devono assolutamente essere troppi o troppo complicati perché diventerebbero causa di confitti familiari o verrebbero eseguiti dai genitori.

Inoltre, se dati nella giusta misura, i compiti sono molto utili per consolidare il lavoro del mattino a scuola. Certo che se la scuola è a tempo pieno le cose cambiano e i compiti assegnati ad un bambino dopo otto ore di “lavoro” sono secondo me una forma di sarcastica tortura; allora meglio un buon libro da leggere e se si tratta di studio, un buon ripasso di quello che si è studiato a scuola.

Sono mamma, mio figlio più grande ora frequenta la scuola secondaria di primo grado e la cosa che mi ripete ogni sabato o domenica da quando ha finito le “elementari”, durante le quali non ha mai avuto problemi del genere, é: “Mamma, mi spieghi perchè io devo fare i compiti di domenica che è un giorno di riposo per voi adulti, mentre per noi ragazzi non lo è? La mia professoressa di sicuro adesso non sta lavorando…”.

Stessa cosa per la montagna di esercizi e temi da fare durante le vacanze: “Mamma, perché mai le chiamano vacanze se devo sempre fare i compiti?”

Sinceramente non posso dargli torto e sono convinta che è meglio una settimana di ripasso a scuola fatta bene che tanti compiti per casa fatti così tanto perché sono costretto, magari con mamma e papà che dettano per fare prima…

Bravo Leonardo che hai sollevato il problema spero che siano in tanti a farsi sentire e poi, chissà! forse questo può aiutare a far riflettere noi insegnanti.

Laura

—- I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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