I commissari interni lavoreranno gratis?

Sarebbe intollerabile impiegare a costo zero i commissari interni per la Maturità“. Così la Gilda degli Insegnanti commenta la misura prevista dalla manovra finanziaria per il comparto scuola che con l’obiettivo di risparmiare 147 milioni di euro modifica l’Esame di Stato “ma sulle spalle, ancora una volta, dei docenti”, protesta il sindacato.

Scrive Gilda in una nota che “Non è possibile che l’assunzione dei precari, cosa buona e giusta alla quale però il Governo è costretto dalla Corte di giustizia europea, debba essere pagata prima dal taglio degli scatti di anzianità e delle supplenze e adesso anche dalla modifica dell’esame di Maturità. Gli insegnanti impegnati nelle commissioni dovrebbero dunque lavorare senza ricevere alcun compenso aggiuntivo o indennità, mentre una parte dei soldi così risparmiati, ben 200 milioni, verrebbe destinata alle scuole paritarie”.

Perciò – conclude la Gilda – “Chiediamo che il Parlamento cambi questa parte della Legge di Stabilità dimostrando così l’interesse per l’istruzione che deve contraddistinguere un paese civile e che ha a cuore il futuro della nazione e dei giovani”.

La richiesta del sindacato potrebbe peraltro non essere accolta nel momento in cui la partecipazione agli esami diventasse, come si propetta nella bozza della Legge di stabilità, qualcosa di simile a uno scrutinio finale di fine ciclo: un atto dovuto come lo sono tutti gli altri scrutini, che non prevedono compensi.