Grecia, quasi un miliardo di euro l’anno viene speso in ripetizioni

E si tratta solo della stima per i compensi non "in nero"

Le famiglie greche spendono quasi un miliardo di euro all’anno in lezioni private nella speranza che i figli – che a loro parere non vengono istruiti a sufficienza dalla scuola pubblica – possano superare i difficili esami di ammissione all’università.

Lo riferisce il quotidiano Kathimerini pubblicando i risultati di una ricerca condotta dalla Rete di esperti in Scienze Sociali dell’Istruzione e Addestramento (Nesse), un’agenzia di studiosi finanziata dalla Commissione europea.

Secondo la Nesse, le famiglie greche spendono ogni anno 952 milioni di euro – ovvero il 18.6% del proprio bilancio – in lezioni private, somma che equivale ad un quinto (il 20.1%) di quanto spende in un anno lo Stato greco per l’istruzione. Sempre secondo la Nesse, oltre il 50% degli studenti greci prende lezioni private e le loro famiglie spendono molto di più di quelle di altri Paesi europei. Ad esempio, le famiglie spagnole spendono in ripetizioni 450 milioni di euro mentre quelle italiane 420 milioni.

C’è però da tener conto – e questo la ricerca della Nesse non lo evidenzia – che nel quasi un miliardo di euro spesi dai greci per le lezioni private dei figli non è compresa la somma – impossibile da stabilire ma senz’altro elevata – che finisce “in nero” nelle tasche di tantissimi insegnanti statali delle medie e delle superiori, che danno ripetizioni in casa propria o a domicilio dello studente nonostante questo sia proibito dalla legge, pena il licenziamento o il trasferimento in altra sede. E le tariffe oscillano tra i 20 e i 50 euro e più all’ora, a seconda della bravura dell’insegnante.