Grammatica italiana: ecco l’opera che non vi farà più sbagliare

«La voce delle parole. Il silenzio delle parole. Anatomia della lingua italiana» è il titolo di un’opera scritta da Maria Maddalena Baioni (Edizioni Moderna).  Già docente della scuola media «Guido Novello» di Ravenna, la studiosa ha dedicato energie alla realizzazione del testo, «frutto di 40 anni di studi di linguistica generale, di 30 di sperimentazione, di 8 di lavoro sul campo. Da vari anni i giornali lanciano messaggi negativi: gli studenti italiani delle medie superiori, nei test internazionali, che saggiano competenze in Italiano e in Matematica, risultano fra il 26 ° e il 28 ° posto su 35 paesi industrializzati nel mondo» (statistiche Osce-Invalsi).

Errori ortografici, lessicali e di sintassi da cui non sono affatto esenti nemmeno anche studenti universitari: nelle bozze delle tesi di laurea. Colpa della scuola?

«Sabatini, presidente onorario della Crusca, denuncia: “La scuola maltratta l’italiano” (“Corriere della Sera”, 24 novembre 2017)», ricorda l’autrice, che evidenzia però che anche l’uso parvasivo del digitale da parte delle nuove generazioni contribuisce all’impoverimento dell’italiano: gli stessi sms o i messaggi WhatsApp, o i post su Twitter, costituiscono certamente modalità allarmanti di «testualità spezzettata incompleta insufficiente» (Giuseppe Antonelli).

Consultando libri in uso nei licei, l’autrice ha notato un’analisi riduttiva del funzionamento linguistico. Queste le motivazioni da cui è nato il libro in cinque volumi, per alunni di Scuola Secondaria Superiore ed università. Nel caso di sperimentazione dei 4 anni per le Superiori il 3° e il 4° volume possono essere studiati insieme nel terzo anno».

Un’opera vasta scritta con un linguaggio semplice (Tullio De Mauro docet), caratterizzata da una grafica accattivante e da numerosi esercizi e da componimenti genuini di alunni. Un’opera a 360 gradi perché l’insegnante possa scegliere la materia, in rapporto alle lacune emergenti nella classe.

Un’opera vasta perché gli studenti, pur studiandone solo forse la quarta parte, abbiano la possibilità di consultare il resto in caso di dubbi, essendo una piccola enciclopedia unica in Italia.

Un’opera scientifica caratterizzata dalla scelta dello strutturalismo funzionale di marca francese, perché ancora oggi lo «strutturalismo è uno strumento interpretativo fondamentale per capire molti dati del sistema linguistico» (Rigotti – Cigada).

Ciascuno dei libri che compone l’opera affronta la struttura della lingua italiana: il fonema (i 30 suoni), il monema (la scelta più piccola che il parlante fa a livello di lessico e di grammatica), il sintagma (combinazione di più monemi), la sintassi, la semantica e la sociolinguistica. Molti i giudizi di esperti che hanno elogiato l’eccellenza e la chiarezza espositiva, il rigore scientifico e l’efficacia didattica di questa straordinaria iniziativa editoriale.

«Ma il giudizio migliore – afferma la docente – l’ho ricevuto da uno scolaro dell’Istituto Tavelli dove insegnavo teatro  in volontariato. Si tratta di una letterina: “Cara Prof, le scrivo per dirle che Le voglio tanto bene. Sono stato felice quando ha parlato bene di me con mio fratello, cosa che non fa nessun insegnante. Tornati a casa, Matteo ha detto alla mamma bene di me. Appena la mia mamma ha sentito così, sembrava che piangesse dalla felicità e io pensavo a lei che aveva parlato, con un bel italiano, così bene di me… ». Qui l’alunno ha apprezzato “il bel italiano” – usando un troncamento errato efficace – ma ha capito la finalità ultima dell’insegnamento linguistico: ossia che se la nostra lingua è bella, non la si può deturpare con errori, né imbrattare con improprietà lessicali, né sostituire con forestierismi, né sfigurare con parolacce. La nostra lingua è bella: va studiata e soprattutto amata».