Graduatorie: no all’immodificabilità delle tabelle/2

Perché non è prassi fissare una tabella di punteggi con un provvedimento di legge? Perché una tabella approvata per legge, pur avendo il vantaggio di precludere, di norma, ricorsi davanti ai Tar, diventa inamovibile. Introduce rigidità e vincoli per la pubblica amministrazione. Solamente un’altra legge può modificare punteggi che, a seguito di mutate situazioni o alla verifica dei fatti, dovessero mostrarsi inadeguati.
Anche un punto in più, un decimale o l’inclusione di nuove situazioni da tutelare avrebbe bisogno di un intervento legislativo. E in un periodo che si caratterizza per continue invocazioni di flessibilità in ogni settore è un fatto che stona, né sembra tener conto dei mutati assetti istituzionali e dei nuovi livelli di governo locale.
Potrebbe allora essere opportuno in sede di conversione modificare il decreto legge, delegificando la materia, con il riconoscimento all’Amministrazione scolastica del potere di intervenire, dopo un congruo tempo di applicazione della norma, per modificare le tabelle – derubricate ad atto amministrativo – in relazione ai mutati contesti istituzionali e giuridici.