Graduatorie: almeno una settimana in più per le domande

Uno dei problemi critici di questa convulso finale delle graduatorie permanenti è stato in qualche modo risolto: le domande (nota ministeriale prot. n. 61 del 10 giugno 2004) potranno essere presentate entro il 21 giugno con la possibilità di ulteriori regolarizzazioni.
C’è voluta tutta l’esperienza della burocrazia ministeriale per trovare una soluzione capace di aggirare il termine perentorio fissato dal Parlamento (e dalla legge) per il 14 giugno, anche se l’ultima parola è teoricamente rimessa ai direttori generali regionali, cui è demandata la competenza di proroga.
Viene così accolta la richiesta avanzata dai sindacati della scuola a nome di migliaia di docenti precari di terza fascia che si erano trovati in difficoltà per la ristrettezza dei tempi necessari ad acquisire adeguata informazione e interpretazione della nuova normativa, nonché di documentazione delle domande di integrazione.
Quella dell’inadeguatezza dei tempi era un problema annunciato, già quando in sede di dibattito parlamentare il sottosegretario on. Valentina Aprea era intervenuta affermando che “il Governo concorda parzialmente con il parere del relatore, non ritenendo utile accogliere emendamenti che modificando la valutazione del punteggio tendono a riaprire i termini per la presentazione delle domande e quindi a rimettere in discussione la graduatoria per il prossimo anno scolastico“.
Risolto il problema dei termini, resta ora quello di alcuni contenuti molto contestati del provvedimento, tra cui quello del raddoppio del punteggio per servizi in scuole di montagna.