Governo Monti/1. La politica cerca una terza via

Per chi, come Tuttoscuola, denuncia da sempre l’incapacità del bipolarismo – almeno nella versione che abbiamo conosciuto in Italia dal 1994 – di risolvere i problemi di fondo della società italiana, e in particolare quelli del sistema di istruzione, la nascita del governo Monti è una buona notizia.

Il nuovo esecutivo nasce infatti dalla convergenza tra le principali forze politiche sulla necessità di affidare a un nuovo governo formato da (super)tecnici – né di destra né di sinistra in senso ‘partitico’ – il compito di definire e attuare un programma di emergenza nello spirito di coesione nazionale auspicato dal presidente Napolitano. Un programma capace di far uscire l’Italia dalla gravissima crisi finanziaria che l’ha colpita, frutto certamente di speculazioni sui mercati internazionali ma anche del basso tasso di sviluppo dell’economia nazionale. E su di esso ha certamente influito anche l’inadeguatezza del nostro sistema di istruzione, oltre agli sprechi e alla egoistica difesa di interessi corporativi contrapposti a danno dell’interesse generale.

L’amplissima, quasi plebiscitaria fiducia accordata al governo Monti definisce un quadro politico assai diverso da quello precedente, che si reggeva su una maggioranza parlamentare fragile e instabile, e anche dagli scenari che hanno in generale caratterizzato la ‘seconda Repubblica’, che ha espresso governi tutti più o meno appesantiti nella loro azione da contrasti interni, e opposizioni condizionate da minoranze estremiste (sia di destra che di sinistra).

La convergenza verificatasi in occasione della fiducia al governo Monti mette ai margini proprio le forze che hanno creato i maggiori problemi all’interno dei due schieramenti, la Lega da una parte e l’estrema sinistra (attualmente fuori del Parlamento) dall’altra. La politica, insomma, cerca una terza via, anche se sospintavi dalla drammaticità della congiuntura economica nazionale e internazionale. Il governo Monti, in qualche modo, ne esplora la percorribilità.