Tuttoscuola: Non solo statale

Gli stipendi ai docenti delle materne paritarie non si pagano con gli annunci

Il ministro Gelmini ha comunicato in Parlamento, alcuni giorni fa, che per le scuole paritarie sono previsti per il 2010 (cioè quest’anno) 160 milioni di contributi.

La Fism, la Federazione delle scuole materne che organizza la maggior parte delle scuole paritarie del settore, non si accontenta dell’annuncio e denuncia una situazione tuttora preoccupante.

L’anno scolastico è ormai terminato – osserva in un comunicato – ma i contributi statali previsti dalla finanziaria alle scuole paritarie dell’infanzia, pari a 130 milioni di euro, nonostante ripetute promesse, ultima quella del ministro Gelmini di pochi giorni fa, non sono stati ancora erogati“.

Una situazione, continua la Fism, che “sta diventando ormai intollerabile, anche perché alla mancata, almeno fino ad ora, erogazione  dei contributi dovuti per l’anno scolastico 20092010, si aggiunge il taglio di 258 milioni previsto ad oggi dalla manovra economica in corso e da quanto previsto nel bilancio triennale per il 2011“.

È indilazionabile a questo punto un’iniziativa del ministro Gelmini per la modifica del bilancio triennale dello Stato 2011/2013 – quantomeno sul 2011 – per evitare il rischio di implosione dell’intero  sistema scolastico paritario non profit“, conclude la nota.

Eppure dall’esistenza delle scuole paritarie di questo settore lo Stato ci guadagna, perché esse in moltissimi territori sostituiscono di fatto, in un ruolo vero e proprio di supplenza, la scuola statale, evitando una spesa quantificabile in circa 4 miliardi di euro all’anno.

E lo Stato, invece, se la cava con 130 milioni, mentre le scuole dell’infanzia paritarie svolgono un servizio pubblico sia perché la legge della parità le include nel sistema pubblico integrato sia perché svolgono un servizio in sostituzione della scuola statale.

Pare perfino superfluo ricordare – prosegue la Federazione delle scuole materne – che un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia statale costa allo Stato 6.116 euro all’anno contro i 584 euro, contributo rimasto immutato dal 2001, per un bambino frequentante una scuola dell’infanzia paritaria.

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