Gli insegnanti cattolici: sì alla Riforma

Un codice deontologico per chi sale in cattedra, la scuola trasformata in una comunità, rifiuto di qualunque stop “pregiudiziale” alla riforma Moratti. Gli insegnanti cattolici aderenti all’Uciim lanciano le loro parole d’ordine in apertura del XXI congresso nazionale a Frascati. Luciano Corradini, presidente dell’associazione, nella relazione introduttiva ha polemizzato con chi rifiuta a priori di attuare la riforma della scuola e ha sottolineato come quest’ultima debba essere al contrario “pensata e adottata con due criteri di una professionalità matura: la deontologia professionale e l’autonomia scolastica”.

E a proposito di deontologia, l’Uciim in apertura di congresso ha presentato una bozza di codice deontologico, proposta a tutto il corpo docente, articolato in diciotto punti: il codice, che parte dal richiamo alla responsabilità verso se stessi, la comunità scientifica e la società a cui si appartiene, parla di “disciplina intellettuale”, di “rigore” e di “umiltà della ricerca”, di “formazione continua come diritto-dovere imprescindibile”, di valorizzazione del “ruolo della famiglia”, di “responsabilita’ nei confronti degli allievi, e di ogni allievo in particolare, senza distinzione e discriminazione rispetto a condizione sociale, identità di genere, culturale etnica e religiosa”. Il “codice” pone poi l’accento sulla necessità di “non indottrinare ideologicamente e non esercitare forme di condizionamento intellettuale o di proselitismo” verso gli allievi rispettandone l’autonomia e le convinzioni. Gli ultimi punti del “codice” sono centrati su un identico rispetto nei confronti dei colleghi con i quali si auspica una “responsabile collegialità”.

Il presidente dell’Uciim ha poi centrato l’attenzione sulla Costituzione europea, augurandosi che sia varata al più presto, sottolineando come l’Uciim si senta impegnata a “sostenere il cammino teso a rafforzare l’Unione, convinta che la Costituzione costituisca un punto di riferimento fondamentale per cementare e unificare l’Europa”.