‘Glazie’ e ‘plego’: polemica sull’utilizzo del linguaggio di un sussidiario per scuola Primaria

“Glazie, prego, facciamo plesto”. Parla in questo modo Lee, la bambina dai tratti orientali che appare in un’illustrazione del sussidiario dei linguaggi “Leggermente plus”, dedicato ai bambini delle ultime classi delle scuole elementari, di Giunti Del Borgo.

Una bambina che “Non si offende mai quando la prendiamo in giro”, si legge ancora accanto all’illustrazione di Lee. A sollevare la polemica sui social sull’utilizzo del linguaggio  è la professoressa Lala Hu, che insegna all’Università Cattolica di Milano. 
“Non è la prima volta che i testi di didattica per bambini rappresentano una mentalità retrograda, talvolta sessista e razzista” dice la docente su Twitter. E aggiunge: “Una causa può essere l’assenza di diversity nel settore editoria. Con questo tipo di narrazione, continueremo a vivere di pregiudizi e discriminazione”. Inoltre, “comunque la bambina non si chiamerebbe Lee” sottolinea.
 
Leggi il tweet della professoressa Lala Hu