
Gite scolastiche a rischio, ANQUAP: ‘Troppi problemi nell’affidamento della gestione dei viaggi di istruzione agli USR’

L’idea di centralizzare l’organizzazione dei viaggi di istruzione nelle mani degli Uffici Scolastici Regionali (USR) ha suscitato forti preoccupazioni tra associazioni scolastiche e dirigenti scolastici. L’ANQUAP (Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche), in particolare, ha sollevato una serie di criticità che rischiano di compromettere non solo l’efficacia di queste attività educative, ma anche la capacità delle scuole di rispondere adeguatamente alle necessità degli studenti. I viaggi di istruzione, infatti, sono un elemento fondamentale dell’offerta formativa, contribuendo in modo significativo alla crescita personale degli alunni. Ma cosa accadrebbe se questa attività venisse gestita in modo centralizzato e burocratizzato?
Tempi lunghi e complessità delle procedure
Una delle principali problematiche sollevate dall’ANQUAP riguarda i tempi e la complessità delle procedure previste dal Codice degli appalti. La gestione delle gare d’appalto per l’aggiudicazione dei servizi di viaggio richiede passaggi burocratici complessi e, spesso, lunghi, che non solo allungano il processo ma lo rendono anche difficile da allineare con le esigenze didattiche delle scuole. Le procedure ordinarie, infatti, non sono compatibili con la necessità di una programmazione tempestiva dei viaggi, soprattutto in un contesto in cui le scuole devono rispondere a esigenze didattiche in continua evoluzione durante l’anno scolastico.
In questo scenario, la tempistica della centralizzazione potrebbe rendere impraticabile la pianificazione dei viaggi in maniera adeguata. Le scuole si troverebbero a dover aspettare l’esito di gare e appalti, rischiando di non riuscire a organizzare i viaggi in tempo utile per l’attività didattica prevista nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Inclusione degli studenti con disabilità e gestione delle esigenze alimentari
Un altro punto critico riguarda l’inclusività e la personalizzazione dei viaggi. L’organizzazione dei viaggi di istruzione richiede attenzione alle esigenze particolari degli studenti con disabilità, un aspetto che, secondo ANQUAP, potrebbe non essere garantito da una gestione centralizzata. Le scuole, infatti, sono meglio equipaggiate per comprendere le specifiche necessità degli studenti con disabilità, potendo fornire soluzioni più rapide e mirate. L’affidamento agli USR, più distanti dalla realtà quotidiana delle scuole, potrebbe compromettere la qualità e la personalizzazione dell’esperienza formativa.
Inoltre, la crescente presenza di studenti con intolleranze alimentari, allergie e disturbi alimentari richiede una gestione accurata delle necessità alimentari, un compito che potrebbe risultare difficilmente gestibile da un sistema centralizzato, lontano dalla conoscenza diretta delle peculiarità delle singole scuole.
Difficoltà economiche delle famiglie e impatto sull’adesione
Un altro aspetto fondamentale riguarda le difficoltà economiche che molte famiglie italiane stanno affrontando. La possibilità di conoscere in anticipo i costi dei viaggi di istruzione è cruciale per determinare la partecipazione degli studenti. La centralizzazione dei viaggi potrebbe comportare l’impossibilità di fornire alle famiglie le informazioni sui costi in tempo utile, penalizzando particolarmente le famiglie più vulnerabili. La mancanza di trasparenza e di programmazione anticipata potrebbe ridurre notevolmente l’adesione, vanificando gli obiettivi educativi dei viaggi.
Rischio per le agenzie di viaggio e limitazione della concorrenza
Le agenzie di viaggio, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, potrebbero trovarsi in difficoltà ad affrontare le gare d’appalto previste per l’organizzazione dei viaggi. Le procedure richiedono infatti garanzie finanziarie onerose e una complessità documentale che potrebbero escludere molte agenzie, limitando la concorrenza e riducendo le opportunità di scelta per le scuole. Questo, a sua volta, potrebbe aumentare i costi e ridurre la qualità dei servizi offerti, non solo per gli studenti, ma anche per le stesse scuole, che potrebbero trovarsi a fronteggiare un numero limitato di fornitori.
Sovraccarico degli USR e inefficienza del sistema
L’affidamento delle competenze relative all’organizzazione dei viaggi agli USR comporterebbe inevitabilmente un sovraccarico di lavoro per gli uffici regionali. Con il 40% delle scuole di ogni regione che farebbe affidamento su questi uffici per la gestione dei viaggi, il sistema potrebbe collassare sotto il peso della burocrazia, con un effetto di rallentamento delle pratiche e un aumento della complessità organizzativa. La necessità di coordinare le esigenze delle scuole con quelle degli USR potrebbe, infine, generare una gestione inefficiente, che rischia di compromettere l’intera attività didattica.
Il rischio di compromettere l’offerta formativa
I viaggi di istruzione sono un ampliamento essenziale dell’offerta formativa, integrando le attività scolastiche e contribuendo alla crescita personale degli studenti. L’educazione, infatti, non si limita a ciò che avviene in aula, ma si estende anche alle esperienze che aiutano gli studenti a confrontarsi con il mondo esterno, sviluppando competenze sociali e cognitive fondamentali per il loro futuro. L’impossibilità di garantire una gestione efficiente dei viaggi, o il rischio di annullare o rinviare attività educative importanti, potrebbe ridurre drasticamente l’offerta formativa nelle scuole, minando il principio di equità nell’accesso alle opportunità di crescita.
La necessità di una gestione diretta e personalizzata
Secondo ANQUAP, l’unica soluzione per garantire il successo dei viaggi di istruzione è una gestione diretta e personalizzata da parte delle scuole. Le scuole, infatti, sono le uniche in grado di comprendere appieno le necessità specifiche degli studenti e di pianificare i viaggi in modo mirato e tempestivo, rispettando i piani educativi e le caratteristiche delle singole classi. Solo attraverso un’organizzazione che risponda alle reali esigenze formative degli studenti sarà possibile garantire che i viaggi e le uscite scolastiche siano sicuri, educativi e inclusivi.
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