Tuttoscuola: Turismo scolastico

Gita scolastica, i suggerimenti del Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi

Tre posti dove portare gli studenti in gita scolastica? Tuttoscuola ha pensato di chiedere qualche suggerimento al Sottosegretario di Stato alla Cultura, il prof. Vittorio Sgarbi che negli ultimi giorni ha aiutato una scuola di Fermo a racimolare duemila euro con un’asta di disegni realizzati dai bambini.

Cercando itinerari inediti di gite scolastiche da proporre ai docenti, partiamo dalla Liguria ed esattamente dal Museo Lia. Spiega a Tuttoscuola il Sottosegretario di Stato: “Il museo Lia  è un piccolo Louvre creato dal collezionista Amedeo Lia, che ha regalato al Comune di la Spezia le opere della sua collezione”. Chi era Lia? “Era un ingegnere di origini pugliesi, trasferitosi alla Spezia nel 1949. Ufficiale della Marina Militare, brillante imprenditore e grande appassionato di cultura e di arte, collezionò un imponente ed importante numero di dipinti, miniature, sculture e oggetti preziosi e significativi per la storia dell’arte italiana ed europea che hanno dato vita al museo ritenuto tra i più importanti in Italia per i dipinti tra Duecento e Quattrocento“.

Sempre in Liguria, il Sottosegretario suggerisce di fare scoprire agli studenti italiani in gita scolastica la città di  Savona, legata al Rinascimento. “In particolar modo per il capolavoro di Vincenzo Foppa, artista caposcuola della pittura lombarda del Quattrocento. Il suo grandioso polittico di Vincenzo Foppa e Ludovico Brea del 1490, sopravvissuto alla distruzione dell’antica cattedrale del Priamar, si trova nell’ Oratorio di Nostra Signora di Castello. E’ un dipinto meraviglioso. Al  confine vicino a San Remo,  ‘L’Adorazione dei Magi del Parmigianino’, tavola trafugata dalla chiesa di San Domenico a Taggia nel 1996 e recuperata, anche grazie al mio intervento, nel giugno 2003. Un dipinto difficile, misterioso e sfortunato, che rimase chiuso nel convento fino agli anni Cinquanta, con una attribuzione errata. Fu poi Roberto Longhi a studiarlo per due anni e ad attribuirlo, con la conferma di Bernard Berenson, al grande artista parmense, Francesco Mazzola detto il Parmigianino”. 

Scendiamo ora verso la Toscana. Spiega il Sottosegretario di Stato: “A Lucignano, poco lontano da Arezzo, bisogna andare per vedere l’Albero d’oro, realizzato tra il 1350 e il 1471. È un meraviglioso reliquiario in oro e argento, alto due metri e 60, con i suoi dodici rami coperti da foglie decorate. Si trova nel museo comunale”. 

L’ultimo suggerimento per la gita scolastica ci porta in Umbria, nell’Alto Orvietano. “Consiglio di andare verso Montegabbione per vedere, nella frazione di Montegiove, le architetture visionarie e surreali de la Scarzuola, la città-ideale ideata dall’architetto milanese Tommaso Buzzi. Scenografie che si avvolgono l’una sul’altra tra passaggi labirintici, scale, camminamenti a spirale, anfiteatri, colonnati, torri”, ci spiega in conclusione Sgarbi.

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