Giannini: Su 38mila assunzioni, mobilità per 7mila

Ma per 2mila di questi si tratterà di una mobilità 'ridotta'

Sui 38 mila insegnanti che verranno assunti quest’anno, 31mila rimarranno a casa loro senza doversi trasferire in altre province“. Lo dice il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, in una conferenza stampa al Ministero in Trastevere.

Le dichiarazioni del ministro seguono di alcune ore l’invio della mail con cui il Ministero ha trasmesso a oltre 16mila insegnanti precari la proposta di assunzione, così come previsto dal piano straordinario di immissione in ruolo.

A questi, vanno aggiunti i 29 mila che hanno già ricevuto la lettera di assunzione. “Fra coloro che si sposteranno – aggiunge Giannini – 2000 vedranno una mobilità ridotta, nel senso che lo spostamento sarà fra due province vicine. Rispetto all’anno scorso coloro che si spostano lo fanno per un posto fisso“.

La mobilità, laddove consistente, riguarderà il sud verso il nord, “dalla Sicilia alla Lombardia, e dalla Campania verso il nord e il Lazio“. Un’altra ondata di assunzioni è prevista per novembre: “A questo nuovo gruppo di insegnanti – prosegue Giannini – si aggiungeranno i 55 mila che costituiscono il potenziamento dell’organico della scuola che entreranno in classe il 15 di novembre, ma che saranno assunti con la scadenza giuridica di questo anno scolastico“. Su questi, la mobilità sarà estremamente ridotta, intorno al 5-6%.

Complessivamente, la mobilità sulle 100 mila assunzioni è calcolabile tra il 10 e 15%, un dato, secondo il ministro, “fisiologico in un paese molto lungo, con uno squilibrio di posti disponibili“.

Come dato qualitativo – spiega il ministro -, dei nuovi assunti uno su due ha meno di 40 anni, e l’87% è donna“.

Nelle nostre classi ci sarà – dichiara il ministro – un potenziamento nell’educazione artistica, musicale, finanziaria, nell’insegnamento delle lingue straniere, anche grazie a insegnanti che possano fare lezione di altre materie in lingua straniera. Saranno potenziate le competenze scientifiche, che sono un punto debole del nostro sistema scolastico, a vedere non solo i test Invalsi ma anche gli ultimi dati Ocse. Ci sarà un effettivo cambiamento di prospettive del nostro insegnamento”.

Sul Fondo di funzionamento, infine, Giannini spiega che “verrà assegnato la prossima settimana che viene più che raddoppiato passando dai 110 milioni del 2014 a 232“, e sottolinea che un passo avanti si fa non solo sul piano delle risorse ma anche sui tempi visto che solitamente il Fondo veniva assegnato tra dicembre e gennaio.