Giannini: Sicurezza è tutelare chi la scuola la vive tutti i giorni

Oltre agli edifici bisogna tutelare anche chi la scuola la vive tutti i giorni, dagli alunni al  personale docente e Ata”. Così il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha ribadito l’importanza di mettere a 360 gradi la scuola al centro dell’agenda politica, durante il convegno “A scuola si cresce sicuri”, presentato oggi presso il suo dicastero.

Sono più di mille le ore all’anno che i ragazzi trascorrono sia nella scuola primaria che secondaria. Questo significa che si passa più tempo negli edifici scolastici che in altri luoghi. Un dato che il ministro dell’istruzione ha sottolineato più volte, focalizzando l’attenzione sul piano nazionale di formazione alla salute e alla sicurezza nelle scuole, perché oltre ad essere inaccettabile che “il 40% degli edifici scolastici non sia a norma, è anche assurdo che fino ad oggi nessuno si sia mai occupato di chi sta nelle scuole”.

Il piano, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto dal Miur, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, mira a formare e sensibilizzare, attraverso attività specifiche insegnanti, dirigenti e personale ausiliario tecnico e amministrativo, i quali potranno apprendere come prevenire gli incidenti in aula e quali manovre immediate mettere in atto quando questi avvengono. In Italia, infatti, si verificano ogni anno tra i banchi circa 98.000 incidenti: dall’ingestione di oggetti ai malori. E a questi episodi vanno aggiunte tutte le pratiche scorrette che danneggiano la salute, dalla cattiva alimentazione alla sedentarietà.

Un passo rivoluzionario, ha precisato Marco Rossi Doria, ex sottosegretario al Miur, “una iniziativa che dovrebbe consolidarsi nel tempo e diventare parte integrante della formazione degli insegnanti”. “Io – ha aggiunto – inserirei una formazione obbligatoria anche nei programmi dei concorsi rivolti agli insegnanti”.

L’Iniziativa, di durata triennale, coinvolgerà circa 1800 unità di personale (1.200 fra dirigenti e docenti, 600 Ausiliari tecnici e amministrativi) e andrà a toccare degli aspetti, quali quello dell’inserimento dei by pass cardiaci all’interno degli istituti scolastici,  finora tralasciati. “Dialogando con gli insegnanti” – ha precisato il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi – “ci siamo resi conto di come molte volte gli insegnanti si attivino autonomamente per risolvere i problemi che ogni giorno si verificano nelle aule”. “Per questo credo che il nostro presidente del Consiglio stia facendo un vero e proprio esercizio di realismo, girando per le diverse scuole d’Italia”. Un segnale, quello di Renzi, che da viale Trastevere va di pari passo con la volontà di riscoprire la scuola come polmone al centro del paese.