Tuttoscuola: Non solo statale

Giannini: Se chiudono le scuole paritarie, abbiamo problema da 6 mld di euro

Si è svolto oggi alla Luiss il convegno organizzato dall’associazione Treelle “Scuole pubbliche o solo statali? Per il pluralismo dell’offerta. Francia, Olanda, Inghilterra, USA e il caso Italia”, presente il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che ha parlato del controverso tema dei finanziamenti alle scuole pubbliche statali, che sono, negli ultimi anni, in “curva declinante”.

Il ministro ha dichiarato che, se chiudessero tutte le scuole paritarie, “avremmo un problema serio, dovremmo mettere sul piatto 6 miliardi di euro: è un problema di cui bisogna parlare e capire quale possa essere la soluzione”.

L’inquilino di viale Trastevere ha poi snocciolato i dati sulle scuole paritarie, che coinvolgono circa “13.800 istituti, con un milione e 34 mila studenti, sono finanziati da 500 milioni di euro. La media contributiva da parte dello Stato è di circa 490 euro a studente. Questa cifra però va a scendere nei prossimi anni. Se domani mattina tutte insieme le scuole paritarie spegnessero le luci, cosa che non deve succedere, avremo un grande problema da 6 miliardi di euro. Se non riusciamo a capire che questo sistema è vantaggioso potremo evitare la condizione di pericolo di estinzione”.

Il ministro ha anche commentato la notizia del giorno, che esce dall’ultimo rapporto Ocse-Talis, secondo cui i nostri prof sono di sei anni più anziani rispetto alla media dei paesi analizzati: “Dobbiamo velocizzare al massimo i tempi del concorso per i docenti della scuola”. Per far fronte a questa situazione, ha chiarito Giannini, bisogna assumere nuovi docenti e “il metodo per assumerli è il concorso”. “Ci stiamo inoltre impegnando – ha aggiunto il ministro – per risolvere il nodo della ‘quota 96’, un problema non creato da noi, su cui ci stiamo adoperando. Se riusciamo nell’intento potremmo avere altre 4 mila assunzioni”.

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