Giannini: deportazioni? Si sposta solo il 10-15%

Può capitare di spostarsi, ma la contropartita è la stabilità del posto. E su 102mila assunzioni parliamo solo del 10, al massimo del 15% del totale, cioè quello che è sempre stato anche negli anni passati, solo che prima erano supplenti mentre ora avranno il posto fisso“. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo a chi parla di ‘deportazione’ degli insegnanti in seguito al piano sulla scuola. “Con la mobilità dopo tre anni potranno spostarsi – chiarisce -. Capisco le preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda le donne che hanno una famiglia. Ma sinceramente non mi sento di martirizzare questa situazione e parlare di ‘deportazione’ è inaccettabile“.

Secondo Giannini, “questo sarà un anno di transizione, c’è un piano straordinario di assunzioni da concludere, stiamo dando alla scuola gli insegnanti di cui ha bisogno e vogliamo che entro il 15 settembre, quando tutti gli studenti saranno in classe, ognuno sia al suo posto“. “Non ci sarà – assicura la ministra – alcun congelamento del piano di immissioni in ruolo attualmente in corso, il piano prosegue e non vi sarà alcuna ripetizione delle fasi già concluse“. Entro l’8 settembre “scade il termine per l’assegnazione delle supplenze: entro quella data un insegnante può scegliere se restare nella sua cattedra di supplente oppure andare nella scuola dove è stato assegnato. Ma la sua assunzione a tempo indeterminato parte formalmente da quest’anno“.

Dai sindacati – dice ancora Giannini – ci aspettiamo una collaborazione per la realizzazione della riforma: si mettano al tavolo con noi e ci aiutino“.

Infine sulla questione gender: “Lo dico una volta per tutte: la Buona scuola non contiene alcun riferimento alla teoria gender, chi lo dice non ha letto la legge che parla solo di educazione alla parità“.