Giannini: adelante…

Non si può proprio dire che nei suoi primi giorni al palazzo della Minerva il neoministro Stefania Giannini sia rimasta con le mani in mano. Chi vuole conoscere il Giannini-pensiero sulle urgenze della scuola può leggere sul sito del ministero dell’istruzione le sue prime interviste (sei in quattro giorni dal 22 al 25 febbraio) e un suo intervento radiofonico sui Rai1 il 27 febbraio.

Eccone una rapida rassegna.

Intervista a La Stampa del 22 febbraio: investire nella Ricerca, affrontare l’emergenza dell’edilizia scolastica, agire sulla valutazione per riconoscere il merito, confermare e migliorare i test Invalsi.

Intervista ad Avvenire del 23 febbraio: intervenire sulla sicurezza degli edifici e sull’edilizia scolastica, valorizzare e riconoscere il merito dei docenti, porre fine alla carriera unicamente per scatti di anzianità, valutare complessivamente il sistema per validare l’abbreviazione a 4 anni dei licei, riconoscere piena dignità alla scuola paritaria.

Intervista a Il Mattino del 23 febbraio: non avviare nuove riforme, attuare il piano annuale per la Ricerca, riflettere sui quiz di accesso alle facoltà a numero chiuso, dare centralità al merito, alla responsabilità e all’autonomia.

Intervista a La Repubblica del 23 febbraio: favorevole al liceo di 4 anni e sfavorevole alla costituente per la scuola, rivedere il modello degli scatti di anzianità, premiare chi si impegna, studia, si aggiorna.

Intervista a Il Messaggero del 23 febbraio: adottare criteri premiali, ripensare gli scatti di anzianità, valorizzare l’autonomia delle scuole, considerare le spese per l’istruzione non come costi ma come investimenti in capitale umano.

Intervista al Corriere della sera del 25 febbraio: sì al bonus maturità, sì alla riforma della scuola media, ni alla tecnologia e al ciclo breve di studi, no al concorsone.

Nelle sue parole c’è tutta la foga della neofita, si coglie l’entusiasmo che ha trasmesso il premier Renzi, ma l’overdose di dichiarazioni può anche far male.