
In occasione della presentazione alla Camera, alla presenza del cardinale Camillo Ruini, del libro La sfida educativa. Rapporto-proposta sull’educazione, a cura della Conferenza Episcopale Italiana (gennaio 2010), il presidente della Camera Gianfranco Fini si è espresso chiaramente in favore della libertà educativa, intesa come libertà per le famiglie di scegliere tra scuola statale e non statale (paritaria o privata).
La presa di posizione del presidente Fini ha suscitato una vasta eco. Per il vicepresidente del Pdl alla Camera, Maurizio Lupi, “l’intervento del Presidente della Camera Fini sulla necessità da parte delle istituzioni di sostenere e valorizzare la libertà educativa attraverso il principio di sussidiarietà nella scuola è fondamentale e significativo“. Tra le esigenze della famiglia c’è anche quella di “dare ai genitori la possibilità di scegliere liberamente il migliore percorso educativo per i loro figli“.
Il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova ricorda a sua volta di aver promosso nel 2008 l`istituzione di un “Intergruppo parlamentare per l’approvazione del buono scuola in questa legislatura” che ha raccolto oltre cinquanta adesioni. E fissa una data, il 2013, entro la quale si augura che il problema possa essere risolto.
Anche Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, plaude alla proposta di Gianfranco Fini, che con il rilancio del principio di sussidiarietà ha a suo avviso “centrato un tema decisivo per il futuro delle nuove generazioni e del futuro della Nazione“, segnando “un percorso non solo educativo ma sociale nel quale famiglie e giovani possano riconoscersi per esserne i protagonisti“.
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