Contagi a scuola: la quarantena per la classe scatterà solo dopo 3 positivi. Varato nuovo documento ISS

Meno quarantena e più tamponi. E’ questa la strategia verso cui il Governo, insieme all’ISS, sembra andare per fare in modo di ricorrere il meno possibile alla didattica a distanza. Varato il documento con le “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars Cov in ambito scolastico” elaborato dall’Istituto superiore di Sanità, dal ministero della Salute, dell’Istruzione e dalle Regioni. Nel documento  si prevede che non ci sia didattica a distanza se c’è un solo positivo in classe; se i positivi sono due è prevista una quarantena “selettiva” a seconda se si sia vaccinati o meno, mentre si resta tutti a casa se i casi sono almeno tre, sia tra gli alunni che tra i docenti.

Leggi la bozza delle linee guida sulla gestione dei contagi a scuola

Il documento approvato prevede inoltre che, se la Asl non può intervenire, sia il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili “contatti scolastici” del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento.  La scuola deve poi comunicare le disposizioni da intraprendere agli studenti (o ai genitori, in caso di minorenni) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o l’esecuzione del tampone. Il referente Covid deve comunicare alla Asl le misure adottate. Critici i sindacati. In particolare Cisl Scuola scrive: “Apprendiamo, purtroppo solo da notizie di stampa, della possibilità che siano introdotte rilevanti modifiche alle misure da adottare nel caso in cui si rilevino casi di contagio da covid 19 in ambiente scolastico, in particolare per quanto riguarda i conseguenti provvedimenti di collocamento in quarantena di alunni e/o personale scolastico. Considerata l’importanza di un costante confronto con le parti sociali su questioni che riguardano la sicurezza in ambiente lavorativo, nell’ottica che ha fin qui presieduto alla sottoscrizione di protocolli condivisi per lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche in presenza, anche ai fini di un pieno e responsabile coinvolgimento del personale come supporto alla miglior efficacia nell’applicazione delle misure adottate, si chiede la convocazione con la massima urgenza del Tavolo Nazionale Permanente”. Anche FLC Cgil ha espresso una forte critica al tardivo coinvolgimento del Tavolo e delle Organizzazioni Sindacali ribadendo la necessità di convocare il Tavolo Permanente Nazionale per la Sicurezza.

Vediamo insieme le misure previste dall’ultima bozza.

Docente positivo alla scuola Primaria e Secondaria

Se ad essere positivo è un docente, scatta la sorveglianza “con testing” e si rientra a scuola con un tampone negativo. In presenza di un ulteriore contagiato, per i vaccinati/negativizzati negli ultimi 6 mesi è prevista al sorveglianza “con testing”, mentre per gli altri scatta la quarantena. Se i positivi sono due oltre al docente, scatterà invece la quarantena per tutta la classe.

Studenti positivi dalla scuola primaria alla secondaria di II grado

Regole simili si applicheranno se a contagiarsi saranno gli studenti di scuola primaria e secondaria: si continua con la didattica in presenza e si fanno i tamponi. Se un secondo studente è positivo, i compagni non vaccinati vanno in quarantena (quindi in DaD), mentre i vaccinati restano in presenza. Se i positivi sono tre in una classe, la quarantena scatta per tutti: 10 giorni per i non vaccinati, 7 per i vaccinati.
 
 
 

Bambini positivi nei nidi e nelle scuole dell’Infanzia

Per nidi e infanzia (0-6 anni): con un caso positivo quarantena di 10 giorni per tutta la “classe-bolla”.
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA