Gelmini: le SSIS sono una fabbrica di disoccupati

Le Siss, le scuole di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, sono “una fabbrica di disoccupati” che “servono solo all’università per fare business“. Meglio sostituirle, ciò che si farà ”a breve”, annuncia il ministro Gelmini in un’intervista pubblicata sul “Giornale” di oggi, ‘con un tirocinio nelle scuole“.

Gli aspiranti insegnanti laureati che si iscrivono alle SSIS, argomenta il ministro, debbono in pratica ripetere esami già dati all’università. Sono inutili, insomma. E poi “non è che chi le supera abbia la garanzia di un posto: ha solo la garanzia di mettersi in fila a graduatorie già stracolme. Le Siss sono una fabbrica di nuovi precari“.

Per il futuro, dunque, meno teoria, niente doppioni di esami già dati all’università, e soprattutto più pratica. “A fare l’insegnante s’impara sul campo. Con un tirocinio nelle scuole“.

Non sarà facile cambiare, però, perché “la scuola è il mondo più conservatore d’Italia“, l’istituzione più difficile da rinnovare, anche perché “i suoi sindacati sono per la conservazione“.

C’è da scommettere che la reazione dei sindacati all’intervista della Gelmini sarà vivace (la Cisl scuola, fra l’altro, sta celebrando il suo congresso proprio in questi giorni): non tanto in difesa delle SSIS, quanto per le aspre accuse di conservatorismo ad essi rivolte dal ministro.