Gelmini illustra gli impegni del governo su ricerca ed edilizia scolastica

Dobbiamo avere il coraggio di distinguere: non possiamo più finanziare barconi che non danno risultato e che non aiutano il Paese a crescere“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nel corso del suo intervento alla “IX Giornata della ricerca e innovazione” di Confindustria, appuntamento in corso di svolgimento Roma nel corso del quale si confrontano rappresentanti delle imprese, della ricerca e delle istituzioni.

Il ministro ha ricordato due riforme realizzate dal suo dicastero: quella Università, con il riordino delle facoltà, e il riordino degli enti di ricerca, che “possono rappresentare un punto di partenza per ciò che chiede l’Europa“. Per quanto riguarda il primo intervento, Gelmini ha sottolineato che “oggi c’è un’agenzia nazionale per la valutazione dal rating” attraverso la quale “a breve avremo il ranking delle migliori università e sapremo così dove investire, basandoci sulla qualità dei risultati ottenuti“.

Il ministro ha poi posto l’attenzione sul fatto che “avere un piano nazionale della ricerca rappresenta un punto di partenza significativo: sono sette anni che mancava ed è ispirata ai principi di Europa 2020“.

Nella stessa circostanza, il ministro ha anche difeso gli impegni del governo sull’edilizia scolastica: “Il governo si è applicato sin dal primo giorno sul tema dell’edilizia scolastica, non a caso abbiamo stanziato un miliardo di euro, di cui il primo stralcio pari a 300 milioni è già stato investito e la seconda tranche è in fase di definizione”. Gelmini ha poi spiegato di avere proceduto, in collaborazione con gli enti locali e le Regioni, “all’ aggiornamento dell’anagrafe sull’edilizia scolastica”.

“Mi pare dunque che ci sia stata una forte accelerazione – ha aggiunto Gelmini – è chiaro che ora occorra, in base a principi di collaborazione istituzionale, dare la priorità a questo tema anche in futuro, racimolando risorse non solo a livello nazionale, ma anche con il contributo delle Regioni per moltiplicare la cifra oggi a disposizione”.