Fuga di prof dalle scuole medie

Lasciano a settembre la scuola per la pensione 14.500 docenti delle scuole statali, di cui due su tre per dimissioni anticipate dal servizio. Si tratta nell’insieme di una quantità modesta che non raggiunge il 2% della forza complessiva in servizio e che è certamente molto lontana dalle cifre di esodo di massa, quando, a cavallo degli anni ’80 e ’90 le prime restrizioni misero in fuga le numerose "baby" presenti nel settore.
I limiti attuali di anzianità di servizio (35 anni di contributi) e di età (57 anni), richiesti per lasciare anzitempo la scuola, frenano le dimissioni che, comunque, in alcuni settori scolastici e in alcune zone d’Italia sono abbastanza consistenti.
Sono i prof. della scuola media che più dei colleghi hanno voglia di raggiungere la pensione anzitempo: su 4.252 pensionati, 3.038, cioè il 71,4%, lascia il servizio per dimissioni ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_98-2.doc ).
Negli istituti superiori la percentuale di dimessi è del 66%, nell’elementare del 62,4% e tra i docenti di materna solamente del 49,7%.
Le ragioni dell’abbandono anticipato sono certamente diverse ma comprendono anche la prospettiva di altra occupazione, più a portata di mano dei docenti laureati della secondaria e, complessivamente, degli insegnanti del nord.
I docenti friulani sono quelli che, in termini percentuali (81,6%), hanno la quota più alta di pensionati per dimissione, mentre i colleghi lucani hanno la quota più bassa (51,2% di dimissionari sul totale pensionati).