Francia: verso il "liceo dei mestieri"

Un recente rapporto inviato dal prof. Decomps (docente dell’Ecole Normale Superieur di Cachan) al ministro dell’educazione nazionale, Jack Lang, e a quello delegato per l’istruzione professionale, Jean-Luc Mèlenchon, propone di unificare una parte dei licei tecnologici francesi con l’insieme dei corsi che portano a diplomi professionali di livello secondario (CAP) e superiore (BTS), istituendo la novità dei “licei dei mestieri”, centrati su grandi settori (per esempio il turistico-alberghiero, l’automobilistico ecc.).
Questi licei sarebbero guidati non solo dal Preside (proviseur) ma anche dal presidente di un vero e proprio Consiglio d’amministrazione, che garantirebbe un forte legame con il mondo della produzione. Si cercherà di favorire, in tal modo, la scelta dei corsi a carattere scientifico-tecnologico orientati all’industria, oggi poco presenti nei licei tecnologici e pochissimo frequentati dalle donne (solo 8.000 su 200.000 candidati al BAC tecnologico).
Il rapporto propone di sviluppare l’orientamento all’inizio dei corsi, consentendo di cambiare filiera (per es. da quella generale al nuovo liceo dei mestieri) nel corso del primo anno. Il liceo dei mestieri sarebbe comunque aperto alla continuazione degli studi, in particolare nei BTS triennali, gestiti dal sistema scolastico, e nei DEUG biennali, gestiti dalle università. Il dibattito in proposito può essere seguito sul sito del quotidiano Le Monde (www.lemonde.fr).