
Francia, la rivincita dellortografia
Dopo l’intensa campagna a sostegno della lettura, l’attenzione degli esperti, ma anche quella dei media francesi, si sta ora concentrando sull’ortografia, che a quanto risulta sta attraversando anche in Francia (come in molti altri Paesi, anche in quelli che non usano l’alfabeto) una crisi profonda.
C’è, naturalmente, una stretta relazione tra il rilancio della lettura e la preoccupazione di porre un argine al mancato rispetto delle regole ortografiche, anche perché è stata dimostrata una forte correlazione tra comprensione della lettura e correttezza della scrittura. A questo tema è dedicato il dossier del numero di maggio del mensile “Le Monde de l’Education” (www.lemonde.fr/mde), che esamina i diversi aspetti del problema, a partire dalle conseguenze sull’ortografia della lingua che si utilizza in Internet o per gli SMS.
La rivista fa osservare che, al di là delle problematiche pedagogiche, psicologiche e cognitive, esiste anche una valenza molto pratica dell’ortografia. Risulta infatti che nella selezione del personale le imprese e le pubbliche amministrazioni francesi attribuiscano una notevole importanza alla correttezza della scrittura, che in molti casi è determinante ai fini dell’assunzione degli interessati. Le proposte avanzate dagli esperti dei diversi campi disciplinari vanno tutte, perciò, in direzione di una maggiore attenzione che la scuola dovrebbe riservare all’ortografia. Però senza arroccamenti “puristi” o inutilmente conservatori. Si riconosce infatti che la lingua, per restare viva, deve poter evolvere.
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