Formazione scientifica e competenze di cittadinanza/1: quale rapporto tra scienza e vivere civile
L’Ufficio scolastico della regione Abruzzo e l’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-De Giorgio” di Lanciano, in collaborazione con la Fondazione Idis – Città della Scienza di Napoli e Tuttoscuola, e con il sostegno finanziario di ANXA/Future in Progress, hanno organizzato un Seminario di studi dal titolo “Formazione scientifica e competenze di cittadinanza”. L’obiettivo è di approfondire il nevralgico rapporto tra scienza e cittadinanza e sviluppare un laboratorio in rete di ricerca e sperimentazione in tale ambito. La giornata seminariale si svolgerà il 12 marzo 2016, presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (Chieti).
All’evento prenderanno parte, tra gli altri, C. Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti scolastici del Miur, E. Pellecchia, direttore generale dell’USR Abruzzo, A. Rubinacci, coordinatore del comitato scientifico di Tuttoscuola, A Piaggesi, Global Research & Development Director, P. Perata, rettore della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa, M. Di Lallo, PhD in studi umanistici, docente del liceo “Galilei” di Lanciano, G. Tognoni, dell’istituto “Negri”, TPP fondazione “Basso”, L. Amodio, Direttore generale della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli, G, Latini, responsabile progetto Scienza Attiva di Agorà Scienza dell’Università di Torino, G. Orecchioni, dirigente scolastico dell’IIS “Da Vinci- De Giorgio” di Lanciano, G. Candeloro, presidente della Fondazione ITS Meccanica di Lanciano.
La rapidità dei cambiamenti conoscitivi nel campo delle scienze e la progressiva comparsa di ambiti di ricerca caratterizzati da una forte intersecazione dei saperi tradizionali pongono l’esigenza di ripensare i contenuti e le modalità della formazione scientifica.
Non c’è ricerca scientifica valida e utile che non sia accompagnata da un ritorno sociale che, sia pure soltanto in termini di nuova conoscenza, non si dimostri anche sentimentalmente coinvolgente. Ma la sensibilità necessaria per impegnarsi in questa direzione non può non derivare da una cultura che spazi al di là dei reticoli scientifici e disciplinari che nel recente passato hanno caratterizzato i nostri ordinamenti scolastici e accademici. Con la netta prevalenza, in alcuni, di scienza e tecnica in assenza di studi umanistici o viceversa con la marginalità delle discipline scientifiche in quelli storici e filosofici. Non era così nel passato: Leonardo o Galileo, solo per citare alcuni esempi, costituiscono figure alle quali riferirsi anche per delineare l’uomo colto del terzo millennio.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via