Formazione insegnanti: senza i numeri, non decolla

Pubblichiamo un puntuale e documentato intervento del prof. Giunio Luzzatto, ordinario di analisi matematica nell’università di Genova, già coordinatore nazionale delle SSIS, sul problema della formazione iniziale degli insegnanti.

Invitiamo i nostri lettori ad intervenire su questo tema di rilevante e scottante attualità scrivendo all’indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

Quella parte, piuttosto piccola, del mondo universitario che si occupa del ruolo degli Atenei nella formazione degli insegnanti è in subbuglio. Una nota ministeriale del 20 aprile, rendendo noto un decreto del 4 aprile peraltro ancora non in vigore, ha dato alle università tempi ristrettissimi per far decollare il nuovo sistema, il cui quadro normativo è qui descritto nell’allegato.

Con un documento del 28 aprile la Conferenza dei Rettori universitari ha rilevato che i tempi non creano problemi insormontabili per la Formazione primaria, in quanto si tratta sostanzialmente di un prolungamento a cinque anni dei Corsi quadriennali già esistenti; ritiene invece “oggettivamente di difficile attuazione” le Lauree magistrali finalizzate all’insegnamento nella secondaria di 1° grado, per le quali chiede pertanto al MIUR un rinvio all’a.a. 2012/13. Segnala comunque l’esigenza di far partire sùbito il Corso annuale TFA.

Quest’ultimo è quello per il quale ci sarebbe la massima urgenza. A causa della chiusura delle SSIS i laureati dal settembre 2007 non hanno avuto infatti alcuna possibilità di provare a prepararsi per fare gli insegnanti. Ora, è vero che esistono le “liste di attesa” dei già abilitati presenti nelle graduatorie a esaurimento, ma per alcune materie queste si stanno esaurendo (e l’assegnazione di supplenze a non abilitati si sta diffondendo); inoltre, non assegnare almeno una piccola quota di possibilità ai “giovani” determina un ulteriore aumento dell’età media del corpo docente, il cui valore elevatissimo viene spesso deplorato a parole ma viene favorito nei fatti.

Attuare quanto il MIUR sollecita non dipende però dalle università, bensì dal MIUR stesso. Infatti, per tutti i percorsi indicati esso deve definire con decreto i numeri degli iscrivibili, in relazione al fabbisogno del sistema scolastico: in assenza di tali numeri, che dovranno essere indicati nei bandi per le iscrizioni, i Corsi non potranno essere istituiti. E uno dei motivi per i quali le università, non per colpa loro, sono attualmente nella confusione è che neppure ufficiosamente viene detto alcunché sui posti ipotizzabili: esse dovrebbero organizzare tutto operando al buio, con l’alta probabilità che in molti casi il numero sia zero.

Un altro numero è poi indispensabile. Nulla si sa circa la disponibilità degli insegnanti in servizio, i “tutor coordinatori”, che dovranno, a tempo parziale, organizzare i tirocini e seguire i tirocinanti; anche in questo caso, occorrono contingenti e conseguenti decreti.

L’ordine logico è stato ribaltato. Si doveva cominciare non con nuove Lauree Magistrali, di cui la CRUI segnala l’impraticabilità, bensì con il TFA per chi attende da quattro anni; su quello, invece, tutto tace. Si dovevano definire le dimensioni del problema per poterlo affrontare; si propone invece di organizzare qualcosa prescindendo da esse. Si dovevano mettere in campo alcune risorse del sistema scuola per far sì che esso partecipasse alla formazione dei futuri insegnanti; si chiede invece all’università di fare per conto suo.

Senza i numeri, non partirà nulla. Se all’ultimo momento i numeri arriveranno, la caoticità delle mosse avvenute finora rischia di far partire con il piede sbagliato.

  ALLEGATO: il quadro normativo

 La formazione universitaria dei docenti, che si conclude con l’abilitazione all’insegnamento, è disciplinata da un Regolamento ministeriale (n° 249) del 10.9.2010. In esso:

  • Per gli insegnanti primari, è previsto un percorso quinquennale attraverso una Laurea magistrale “a ciclo unico”.
  • Per gli insegnanti secondari, sono previsti percorsi “3+2+1”: dopo l’ordinaria Laurea disciplinare di 1° livello (triennale), vengono introdotte apposite Lauree Magistrali (biennali) orientate all’insegnamento, seguite da un anno di Tirocinio Formativo Attivo (TFA).
  • Le indicazioni relative a tali Lauree Magistrali vengono fornite solo per le abilitazioni relative alla scuola secondaria di 1° grado (“media”); per la secondaria di 2° grado (“superiore”) si provvederà con un provvedimento successivo.
  • Sempre per gli insegnanti secondari, in via transitoria il percorso è limitato al solo Corso annuale TFA per chi abbia già compiuto il percorso “3+2”, cioè sia già in possesso di Laurea Magistrale “ordinaria”, o la acquisisca entro l’a.a. 2011/12.
  • Tutti i suindicati percorsi si svolgono a numero chiuso di allievi; i numeri sono determinati, in relazione al fabbisogno del sistema scolastico, con provvedimenti del MIUR previo parere del Ministro dell’Economia.
  • Per il Corso TFA le università dispongono di un contingente, definito dal MIUR di concerto col Ministro dell’Economia, di insegnanti dei corrispondenti gradi scolastici, ai quali viene ridotto l’orario di insegnamento in relazione ai compiti assunti presso l’università.
  • Sono inoltre previsti, per i già abilitati, corsi di specializzazione per attività di sostegno e di perfezionamento per l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica.

In data 4.4.2011 un nuovo Decreto (n° 139) -che alla data del 29 aprile non risulta ancora registrato, e che perciò non è in vigore- ha stabilito che tutte le iniziative formative di cui sopra si svolgeranno a decorrere dall’a.a. 2011/12 e ha precisato alcuni passaggi procedurali necessari per la relativa attivazione. Sia per le Lauree Magistrali orientate all’insegnamento, che potranno essere attivate al massimo nella misura di una per Regione, sia per i Corsi TFA tali passaggi procedurali sono particolarmente complessi nelle Regioni nelle quali è presente una pluralità di Università.

 In data 20.4.2011 una circolare della Direzione Generale Universitaria, nel comunicare che il decreto 139, “inviato alla Corte dei Conti per la registrazione”, è disponibile sul sito MIUR, ha fissato il termine del 18 maggio 2011 per la definizione, da parte delle università interessate, del proprio Ordinamento didattico ai fini dell’attivazione della Laurea a ciclo unico per la Formazione primaria e delle Lauree magistrali orientate all’insegnamento (secondaria di 1° grado), mentre ha rinviato a successivi interventi le indicazioni relative al TFA e agli altri percorsi previsti.