Formazione iniziale/3. Il rilancio delle tre i

Non è passata inosservata la rilevanza attribuita dal nuovo regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti ad almeno due delle tre “i” della nota campagna elettorale berlusconiana del 2001, riferite però questa volta ai docenti, anziché agli studenti: la “i” di inglese e la “i” di informatica (o internet).

Coraggiosa, anche perché inattesa in quei termini, ci sembra la decisione di prevedere per tutti i docenti l’acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese al livello B2 del “Quadro comune europeo di riferimento per le lingue” adottato dal Consiglio d’Europa nel 1996. Il possesso certificato di dette competenze costituirà requisito essenziale per il conseguimento dell’abilitazione. Occorre tenere presente che il livello B2 è piuttosto impegnativo, perché indica che il soggetto “riesce a comunicare con un grado di spontaneità e scioltezza sufficiente per interagire in modo normale con parlanti nativi. Riesce a partecipare attivamente a una discussione in contesti familiari, esponendo e sostenendo le sue opinioni“.

Per gli insegnanti di scuola secondaria superiore sono inoltre previsti i percorsi di specializzazione CLIL (Content and Language Integrated Learning), perché i nuovi ordinamenti del secondo ciclo prevedono nell’ultimo anno l’insegnamento di una materia non linguistica in inglese.

Anche la seconda “i” (informatica o internet) ha un riferimento europeo perché il regolamento prevede l’acquisizione delle competenze digitali definite dalla raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europei del 18 dicembre 2006. Competenze che implicano la capacità di impiegare i linguaggi multimediali per la rappresentazione e la comunicazione delle conoscenze, e la capacità di utilizzare contenuti digitali anche in ambienti di simulazione e di laboratori virtuali.

La terza “i” (“impresa”) non è evocata direttamente nel regolamento, ma il rilancio dell’istruzione tecnica e professionale in chiave di maggiore interazione col territorio e le imprese produrrà certamente effetti anche sulla formazione iniziale dei relativi docenti.