Flc-Cgil vs. Cisl Scuola, dalla ”’fesseria colossale” alla lite aperta

Nuovo capitolo della lite intersindacale tra Cgil Scuola e Cisl Scuola. Tutto era cominciato dalla dichiarazione del segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani, che aveva definito “fesseria colossale” la scelta dell’esecutivo di pagare i precari per non lavorare. Immediata era arrivata la risposta di Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, che aveva chiesto rispetto, per l’attività dei sindacati in difesa dei precari licenziati.

A questa risposta, segue l’ulteriore risposta del segretario generale di Flc-Cgil Mimmo Pantaleo, che ironizza sul sindacato guidato da Scrima, che “legittimamente sostiene le scelte del Governo“.

Per Pantaleo invece “i contratti di disponibilità sono fumosi ed inefficaci, giudizio condiviso dalla protesta dei precari che si allarga sempre di più“. Per questa ragione il segretario della Flc-Cgil condivide, e difficilmente si poteva supporre altrimenti, le critiche al provvedimento di Epifani, che “ha giudicato i contratti di disponibilità una fesseria per la semplice ragione che non aggiungono nulla di nuovo agli strumenti esistenti, a partire dal diritto alla disoccupazione speciale e dalla priorità nell’accesso alle supplenze brevi; sono iniqui perché non intervengono sul potenziamento degli ammortizzatori sociali, provocano disparità evidenti tra gli stessi precari e, soprattutto, non si pongono alcun obiettivo di stabilizzazione“.

Pantaleo conclude riproponendo le stesse domande poste dal proprio segretario nazionale: “Perché non utilizzare i precari per garantire una scuola all’altezza dei bisogni degli alunni e delle loro famiglie? Come si possono dare risposte serie ai drammi che vivono i tantissimi lavoratori precari, se si confermano i tagli e non si coprono i posti vacanti?

Replicheranno gli altri sindacati?