Tuttoscuola: Non solo statale

FISM: una Buona Scuola per tutti

La FISM sollecita investimenti anche per la scuola paritaria

Con un comunicato stampa La FISM nazionale, Federazione Italiana Scuole Materne, che raccoglie la quasi totalità delle scuole dell’infanzia paritarie – 7.800 scuole no profit di ispirazione cristiana, presenti in 4.800 Comuni italiani, con quasi 500.000 alunni – dopo aver dato il proprio contributo nella fase di approfondimento e discussione del documento iniziale de “La Buona Scuola” e aver altrettanto promosso una riflessione in molte scuole aderenti, si riserva, al momento, di esprimere un giudizio di merito sul disegno di riforma della scuola dopo la pubblicazione dei decreti attuativi, annunciata proprio per questa settimana.

Si attende che detti decreti, ovviamente, considerino tutta la scuola italiana, dal momento che il sistema nazionale di istruzione è unico, costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie, in attuazione ad un principio irrinunciabile che coniuga la libertà di scuola con la libertà di scelta delle famiglie. Un aspetto che non è possibile non considerare adeguatamente anche sul piano degli investimenti.

In tal senso si sono peraltro chiaramente espressi sia il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che il Ministro dell’ Istruzione Stefania Giannini.
Ora si aspetta che le parole diventino fatti concreti, con una attenzione reale nei confronti di una realtà sicuramente importante per tutta la scuola italiana, che peraltro ha assicurato per anni allo Stato italiano risparmi di miliardi di euro.

Ma soprattutto perché, come autorevolmente sottolineato a più riprese dall’ OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) il sistema italiano delle scuole dell’infanzia – scuole statali e scuole paritarie – costituisce il parametro di eccellenza a livello internazionale.
Prescindere dalle scuole dell’infanzia paritarie comporterebbe per il nostro Paese un netto arretramento sia a livello qualitativo sia a livello di scolarizzazione.

In un quadro istituzionale che, in maniera chiara, finalmente assume una scelta strategica per la scuola non è immaginabile che si proceda diversamente sulla base della gestione statale-paritaria: le scuole FISM sono scuole no profit, popolari, rivolte a tutti.
I genitori che vi mandano i loro figli non possono essere ulteriormente penalizzati nel gioco perverso che vede la diminuzione, negli anni, continua, rilevante dei contributi statali e contemporaneamente comunali e regionali, in nome del patto di Stabilità e che obbliga ad incrementare le rette a carico delle famiglie, che già pagano per il servizio statale, in un quadro socio-economico tutt’altro che positivo, soprattutto per le famiglie già in difficoltà per motivi troppo noti per essere richiamati.

I decreti attuativi, conclude il comunicato della FISM, non possono che andare in un’unica direzione: quella di una Buona scuola per tutti.

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