Firmato il Patto per la scuola al centro del Paese: 21 punti sottoscritti da Governo e Sindacati

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato nella serata dello scorso 20 maggio a Palazzo Chigi, con le Organizzazioni Sindacali, il “Patto per la Scuola al centro del Paese”. “Sono convinto che la via intrapresa, quella del dialogo e del Patto – ha dichiarato il Ministro -, resti la via necessaria per trovare delle soluzioni per il Paese. Questo Patto è la base per gli sviluppi successivi. Vogliamo andare avanti e quindi prendiamo questo come un punto di partenza, che abbiamo costruito insieme, per rimettere la scuola al centro”.

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Tutti estremamente importanti gli impegni che le parti sottoscrivono. Fra questi vanno segnalati in primo luogo la lotta il precariato e la promozione della stabilità nella scuola. Il 1° settembre 2021 è una data e un obiettivo. E’ necessario mettere in atto ogni misura per assumere il personale e ottenere la copertura e la stabilità dei posti vacanti, anche attraverso procedure inedite e semplificate. In questo quadro si impone l’avvio immediato di un meccanismo di assunzioni che sia regolare e non più sporadico e frutto di situazione emergenziale.

Altro punto importante e decisivo per dare un segnale di riconoscimento della centralità delle professioni scolastiche è quello del perseguimento, tramite il contratto, di una concreta valorizzazione del personale (dai docenti agli ATA, ai dirigenti scolastici, agli educatori) con apposite risorse stanziate in coerenza con il “Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico”. Accanto a ciò nell’accordo si puntualizza la necessità di una politica programmatoria sugli organici in funzione di una riduzione del numero degli alunni per classe e per istituzione scolastica, in coerenza con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Completano il quadro degli impegni i temi della sicurezza, della individuazione e distinzione delle responsabilità in materia di sicurezza degli edifici scolastici, della formazione iniziale e in servizio per ogni specifica professionalità, del rafforzamento e supporto all’autonomia scolastica, del rafforzamento della struttura centrale e periferica dell’amministrazione, della semplificazione delle procedure e della normativa (redazione di un nuovo testo unico della scuola), della mobilità del personale e della dirigenza, del potenziamento della istruzione tecnica e professionale.

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