Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Fioroni: si torni a premiare il merito

Le scuole secondarie italiane sono state bocciate dall’indagine promossa dall’Ocse che ha presentato i risultati Pisa 2006 su un campione di 806 scuole ovvero oltre 21 mila studenti. Per il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni nella società italiana contano ancora troppo “i nomi e i cognomi e l’area geografica nella quale si nasce. Il sistema ha rimosso il merito dalla scuola e dalla società e questo è un problema di tutto il paese – ha dichiarato il ministro Fioroni – c’è una necessità di ripristinare il merito nella società e questo deve coinvolgere tutti scuole, famiglie e anche imprese”.

“Oltre l’ottantanove percento dei ragazzi – è emerso – è convinto che conta più una raccomandazione rispetto ad una buona preparazione”, ha aggiunto il ministro della pubblica istruzione. Dai dati emerge che nelle scuole medie il 40% degli studenti viene promosso “con una valutazione sufficiente”, e per fronteggiare questa emergenza il ministro ha dichiarato di aver “ripristinato il giudizio di ammissione all’esame di stato alla fine della primaria e una prova nazionale al termine del primo ciclo”. Per il ministro Fioroni è necessario rilanciare la “matematica e le materie scientifiche” e per far questo bisogna ” collegare o saperi delle competenze scientifiche alla quotidianità dei ragazzi per far capire che la matematica, le scienze e la fisica sono utili per la quotidianita’ della vita”. “Se le competenze degli studenti in logica e in abilita’ linguistiche scemano c’è una responsabilità diretta dei mezzi di comunicazione – ha spiegato Fioroni – i tempi cosi’ veloci degli spot, ad esempio, riducono la capacità di pensare e le capacità logiche. Rai e Mediaset dovrebbero pensare ad un auditel di qualità e non solo di quantità”. Il ministro ha voluto sottolineare l’importanza degli istituti tecnici e degli istituti professionali. “A giorni si insedierà una commissione di alto profilo che avrà il compito di ridisegnare il quadro degli ordinamenti degli istituti tecnici e professionali – ha detto Fioroni – affinché possano ritrovare quelle caratteristiche che hanno permesso in passato di essere la colonna dorsale del nostro Paese”.

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