Fioroni ‘Pinocchio cinese’. Un dossier di AN

Secondo il responsabile scuola di AN, senatore Giuseppe Valditara, “la politica scolastica del Governo Prodi e del ministro Fioroni in particolare si caratterizza per l’assenza di strategia e di visione complessiva della scuola“.
An riconosce che l’attuale ministro, “a differenza del precedente, appare senz’altro abile nel gestire l’impatto comunicativo“, ma ritiene che egli “si sia limitato a smontare pezzi della riforma Moratti per poi rimontarli eguali nella sostanza ancorché verniciati con colori più appariscenti“. Per questo “il ministro ci è sembrato in questo anno e mezzo di governo come quegli imprenditori cinesi che dopo aver copiato l’originale lo rivendono sotto costo. Se Prodi è stato soprannominato Pinocchio, Fioroni è il suo Pinocchio ‘cinese’“.
AN argomenta questa sua valutazione con un lungo dossier, articolato in 23 punti, che spaziano dalle nuove Indicazioni Nazionali (“una bufala“: grammatica e tabelline erano già state valorizzate nelle Indicazioni della Moratti per iniziativa di AN), al tempo pieno (aumentato dell’1% nel quinquennio precedente), dagli anticipi di iscrizione (prima condannati e ora addirittura estesi ai bambini di due anni con le sezioni Primavera) all’obbligo di istruzione, che conferma, in via transitoria e fino alla messa a regime dell’obbligo d’istruzione, i percorsi triennali chiamando “obbligo” quello che la riforma Moratti chiamava “dovere“, e così via.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole, secondo AN. Ma se Fioroni “copia” davvero la Moratti, il giudizio sul suo operato da parte dell’opposizione non può essere troppo negativo. Anzi, c’è da chiedersi come mai maggioranza e opposizione non si decidano ad esplicitare i punti di convergenza, assumendo un’ottica bipartisan o no-partisan, come avviene in tutti i sistemi dove vige un bipolarismo maturo.