Fioroni firma il decreto per il ruolo di 20 mila docenti e 3.500 Ata

Il viceministro Bastico era stata cauta un mese fa al congresso dell’Uil-scuola: il precariato è una priorità, ma il problema vero sono le risorse e, in questo momento, ci sono soltanto i 20 mila posti per docenti del precedente Governo.
L’ex ministro Moratti, nel suo piano pluriennale per la copertura dei posti vacanti, aveva infatti strappato al suo collega Tremonti prima 20 mila posti per i docenti (decreto n. 79 del 18 ottobre 2005) e, poi, su pressing sindacale, altri 3.500 posti per il personale Ata (decreto 18 aprile 2006); decreti registrati dalla Corte dei conti e poi pubblicati in Gazzetta Ufficiale per le immissioni in ruolo dal prossimo settembre.
23.500 posti sono quasi una goccia nel mare del crescente vuoto di organici del personale scolastico: rappresentano il 31% dei posti vacanti di docente, e solo il 4% dei vacanti Ata.
Non sarebbe realistico pensare di avere, in questa fase, più posti.
La soddisfazione della firma di assunzione se la prende ora il ministro Fioroni, un po’ come capitò al suo predecessore cinque anni fa, quando la Moratti decretò l’immissione in ruolo di 61 mila insegnanti, metà dei quali (con nomina giuridica in tasca) era già stata nominata dal Governo precedente.
I sindacati per settembre si accontenteranno forse di quel che passa il convento, ma, come ha ricordato Francesco Scrima della Cisl-scuola, dopo le parole chiedono i fatti, soprattutto per mandare a soluzione presto il problema dei precari, un impegno primario dell’Unione.