Fine agosto, libri di testo cercansi…
Il 24 agosto, il Ministero dell’Istruzione ha diffuso una nota, nella quale informa che “dal monitoraggio in corso sui prezzi dei libri di testo scolastici risulta che i tetti di spesa segnalati dal Ministero dell’Istruzione sono stati in gran parte rispettati” e che però è “necessario vigilare costantemente affinché studenti e famiglie siano tutelati“.
Sempre nella stessa nota, da viale Trastevere calcolano che nei prossimi 3 anni, con i nuovi provvedimenti del Ministero, “le famiglie spenderanno il 30% in meno per l’acquisto dei libri scolastici“.
Tra le modifiche introdotte, il Ministero ricorda l’introduzione dei tetti di spesa per le scelte dei libri da parte degli insegnanti, l’imposizione di testi che non cambieranno per 5 anni nella scuola primaria e per 6 in quella secondaria (incentivando scelte più oculate da parte dei docenti e favorendo il mercato dell’usato), e la preferenza nell’individuazione di libri disponibili, in tutto o in parte, su internet.
La lettura dei fatti proposta dal Ministero è contestata da due importanti associazioni di tutela dei consumatori, l’Adoc e l’Adusbef, secondo le quali il tetto di spesa per i libri fissato da viale Trastevere viene superato da una scuola superiore su due, per un ammontare pari al 14,3%.
Inoltre, in questi giorni si stanno registrando i consueti fenomeni di folclore librario di inizio d’anno scolastico: famiglie in pellegrinaggio nei luoghi dove sono allestiti i principali mercati del libro usato, offerte di testi scontati da parte della grande distribuzione organizzata, uso di Internet come luogo di incontro tra domanda e offerta di libri usati, e ampia circolazione, come testi usati, delle copie saggio riservate agli insegnanti, che, nelle intenzioni degli editori, dovrebbero avere un altro fine…
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