Tuttoscuola: Non solo statale

FIDAE: un ingiustificato e inaccettabile silenzio

Ben 24 sono le priorità politiche, riportate nell’Atto di Indirizzo del MIUR per l’anno 2015. Di queste, 12 si riferiscono alla scuola, le altre all’Università e alla Ricerca”. E sulle 12 che riguardano la scuola la FIDAE ha diffuso un comunicato nel quale, dopo aver espresso un giudizio positivo su molte delle priorità concernenti i diversi punti trattati, manifesta “rammarico e stupore” per il fatto che “l’impianto di questo Atto di Indirizzo é viziato da un limite di fondo in quanto non tiene nel dovuto conto che il sistema educativo nazionale di istruzione e formazione italiano sia un ‘sistema integrato’, cioè costituito da scuole statali e da scuole paritarie”.

Queste ultime, prosegue il documento FIDAE, “sono un dato oggettivo, incancellabile, parte ‘integrante’ e ‘costitutiva’ dell’unico sistema (art. 1.1. Legge 62/2000). Si rivolgono ad un’enorme platea di alunni di oltre un milione e 200 mila alunni, svolgono una funzione pubblica e di pubblico interesse,  rispondono ad un diritto fondamentale, costituzionalmente garantito, quale è quello della libertà di insegnamento e di apprendimento, della libertà di scelta educativa, realizzano e sviluppano un surplus di pluralismo e di democrazia”.

Ma “il loro mancato finanziamento pubblico, nonostante quanto previsto anche dalla legge 62/2000 citata, le ha messe in una condizione di gravissima sofferenza e nella quasi impossibilità di proseguire la loro attività. Avrebbero meritato, quindi, di essere inserite in questo elenco di priorità politiche del MIUR e di avere annunciata una prospettiva di soluzione dei  loro problemi e dei loro diritti. Aver taciuto su questa questione delle scuole paritarie che, a scanso di equivoci, ricordiamo é una questione che riguarda l’interesse di tutti e quindi dell’intero Paese, lo consideriamo un errore a livello di principio e in punto di fatto in quanto esse svolgono un importante servizio di promozione educativa e culturale, tanto più importante oggi a fronte di una gravissima disoccupazione giovanile, una pericolosa devianza di massa, una competizione globale che richiede standard professionali sempre più alti per tutti e per tutto l’arco della vita, una esigenza di avere più scuole diffuse capillarmente su tutto il territorio incluse le aree più periferiche e marginali”.

Comunque il comunicato della FIDAE non si limita a deprecare il silenzio sulla scuola paritaria: “altri silenzi avremmo voluto non figurassero in questa carta di impegni. Ne richiamiamo alcuni: la qualità della formazione iniziale dei docenti e dei dirigenti e i correlativi più moderni ed oggettivi criteri per una loro selezione, assunzione, stabilizzazione; gli organismi di governance centrali e periferici; la ridefinizione dei compiti e delle funzioni del MIUR alla luce delle riforme costituzionali in atto; la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni; la riorganizzazione dell’istruzione tecnica e professionale fino ai massimi livelli; la formazione degli adulti”.

FIDAE riconosce che “un Atto di Indirizzo di durata annuale (2015) non deve diventare un libro di sogni impossibili”, ma “non può esimersi dal farsi carico di alcune urgenze inderogabili. Ne abbiamo richiamate alcune, in primis quella del sistema paritario, che meritavano di andare ad integrare il lungo elenco predisposto. Adesso a noi rimane l’auspicio che non siano silenziate ed ignorate per davvero dall’azione del MIUR”.

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