Federica Pala: ‘Sogno una scuola che supporti le attività extrascolastiche. L’intervista

Di Sara Morandi

La serie “Avetrana – Qui non è Hollywood”, basata sul libro “Sarah la ragazza di Avetrana”, ha ottenuto il prestigioso Nastro d’Argento nella categoria “crime”. Questo riconoscimento sottolinea il suo impatto tra le serie del genere, grazie alla regia di Pippo Mezzapesa e alla produzione di Groenlandia. Vanessa Scalera si è distinta nel ruolo di Cosima, offrendo una performance memorabile accanto a un cast di interpreti di talento.

Federica Pala, che interpreta Sarah Scazzi, ha condiviso con noi di “Tuttoscuola” le sfide emotive e logistiche affrontate durante le riprese. In questa intervista, Federica ci ha raccontato il peso della responsabilità nel rappresentare un ruolo così delicato e la necessità di bilanciare gli impegni scolastici con la carriera di attrice.

L’attrice, prossima alla maturità, immagina un futuro scolastico più flessibile e supportivo per gli studenti impegnati in progetti extracurricolari. Sottolinea l’importanza di un sistema educativo che incoraggi e supporti le passioni e i talenti individuali, senza trascurare il valore fondamentale dell’istruzione.

Federica, come hai affrontato emotivamente il ruolo complesso di Sarah Scazzi in “Qui non è Hollywood“?
“Non è stato semplice calarsi nei panni di Sarah, affrontare emotivamente questo ruolo è stato molto impegnativo. Ho sempre sentito una grande responsabilità, essendo il ruolo così delicato, e spero tanto di averla rappresentata al meglio, così da renderle giustizia e non dimenticare mai”.

Quali sono state le sfide più grandi che hai incontrato durante le riprese della serie?
“Oltre al carico emotivo, durante la serie ci sono state diverse sfide: la più importante sicuramente è stata riuscire a conciliare le presenze scolastiche con il set. Lavorando in Puglia e frequentando il liceo a Roma, ho necessariamente dovuto viaggiare molto spesso. Prendevo almeno quattro aerei durante la settimana per poter partecipare a questo progetto lavorativo per me molto importante e limitare al massimo il numero di assenze, evitando così di perdere l’anno”.

Ormai siamo alla fine dell’anno scolastico. Come sei riuscita a bilanciare studio e carriera di attrice?
“Fortunatamente l’impegno lavorativo mi ha permesso di organizzarmi con lo studio. Le mie settimane sono sempre molto pianificate così da dedicare il giusto tempo alla scuola, alla recitazione e anche a passioni esterne, come l’atletica leggera. Tra poco concluderò l’ultimo anno di liceo e poi con l’università avrò sicuramente maggior autonomia per conciliare studio e lavoro”.

Come immagini la scuola del futuro e quali cambiamenti vorresti vedere implementati nel sistema educativo?
“Spero che la scuola del futuro sia maggiormente disponibile a supportare gli studenti che, come nel mio caso, si dedicano a progetti esterni oltre che allo studio. Credo sia fondamentale per i giovani avere un sostegno maggiore da parte dei professori e dell’intero sistema scolastico. Penso che le attività extra scolastiche siano essenziali nella crescita di ogni ragazzo e che quindi vadano incentivate, ricordando, però, l’importanza della scuola e del percorso educativo”.

 

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